Twitter ci ha insegnato che 140 caratteri sono sufficienti per i fini di uno storyteller. Oggi dobbiamo riconoscere anche a Vine che
«Sei secondi sono un sacco di tempo. Puoi raccontare un'intera storia in sei secondi».
Con queste parole Robert De Niro, co-fondatore del Tribeca Film Festival, ha spiegato la scelta di introdurre una nuova categoria nell'edizione di quest'anno: #6secfilms.
Il festival, oggi all'undicesima edizione, è sempre stato aperto alle nuove tecnologie e alle nuove forme di espressione; motivo per cui l'organizzazione ha deciso di riconoscere il potenziale narrativo del neonato strumento lanciato da Twitter.
D'altronde, Vine stesso ha dimostrato il suo valore diventando in poco tempo lo strumento di condivisione video sociale più utilizzato in assoluto, anche grazie a Twitter.
La componente social ha coinvolto anche la modalità di candidatura dei "micrometraggi". Ai concorrenti è bastato postare i propri Vine su Twitter accompagnati dall'hashtag #6secfilms seguito dalla sottocategoria per cui si candidavano.
Quattro, le sottocategorie dei #6secfilms:
#GENRE, se il Vine appartiene ad un genere particolare. Western, horror, commedia, fantascienza;
#AUTEUR, per un miniclip contenente un punto di vista unico, d'autore;
#ANIMATE, se si utilizzano i 6 secondi per cimentarsi con lo stop-motion;
#SERIES, quando 6 secondi non bastano e si vuole delineare la storia o il personaggio attraverso 3 microepisodi.
Degli oltre 400 presentati, sono stati scelti 40 clip finalisti e si è deciso di coinvolgere gli utenti permettendogli di commentarli sul sito del festival.
Lo scorso 26 Aprile sono stati nominati i vincitori della prima categoria completamente social del festival.
Eccovi i primi arrivati, mentre sul sito sono ancora presenti i 40 finalisti.
#GENRE
#AUTEUR
#ANIMATE
#SERIES
Ogni vincitore si è aggiudicato 600 dollari; 100 per ogni secondo.
E voi cosa pensate di poter raccontare in 6 secondi?