L'Italia è in crisi. La disoccupazione giovanile è ai massimi storici. È difficile persino trovare un lavoretto part-time.
Al giorno d'oggi il lavoro bisogna inventarselo.
Jacopo Chirici e Massimo Fabrizio lo hanno fatto: tra studio e lavoro hanno avuto un'idea:
si chiama Rysto, è un progetto tutto italiano che rende social la fantomatica ricerca di lavoro.
Coinvolge il mondo della ristorazione, proponendosi di fare da tramite tra chi offre lavoro e chi lo cerca.
Abbiamo chiesto ai due fondatori di questa giovane start-up di illustrarci il loro progetto.
Jacopo e Massimo, potete raccontare ai nostri lettori ninja cos'è Rysto?
Rysto è una piattaforma social focalizzata sulla ricerca del lavoro nel settore della ristorazione.
Il concetto di Rysto si discosta notevolmente dalle classiche bacheche di annunci on-line che vengono utilizzate ad oggi, poichè non solo fornisce la possibilità di crearsi un profilo utente e quindi customizzare il proprio curriculum in un modo tutto social, ma si classifica come un hub di servizi al quale sia lavoratori sia datori di lavoro possono attingere per poter migliorare o addirittura costruire da zero la loro figura professionale.
Ci siamo concentrati su questo settore estremamente verticale poichè, avendo a che fare con un mercato particolarmente dinamico che riscontra fluttuazioni di domanda molto più improvvise rispetto ad altri, abbiamo riscontrato un bisogno urgente degli utenti di informatizzare tutto il processo di gestione del personale che (dispiace ammetterlo) ancora oggi nel 2013 viene eseguito manualmente per il 99% dei casi.
2. Com'è nata l'idea?
Inizialmente l’idea è nata a Massimo Fabrizio il quale, dopo varie esperienze lavorative nel settore, ha visto l’opportunità di trasferire il processo di ricerca e selezione del personale direttamente sulla rete.
Dopo essersi recato a San Francisco per prendere parte alla Start-up School “Mind the Bridge” si è incontrato con Jacopo Chirici, anche lui con vari anni di esperienza nella gestione di ristoranti, e si è formato il team che tutt’oggi è coinvolto nel progetto.
Il concetto su cui si basa la nostra società si è molto evoluto dall’idea iniziale con cui eravamo partiti, ma tendenzialmente possiamo dire che sia da Jacopo che da Massimo l’idea è nata e si è sviluppata su esperienze personali derivanti dalla vita reale.
Cosa differenzia Rysto da altri siti per la ricerca di lavoro?
Ci sono vari aspetti che ci differenziano dai cosiddetti “Big” del settore, uno fra tutti, come ho citato prima, è la verticalità del mercato a cui ci rivolgiamo.
Oggigiorno i siti di ricerca di lavoro sono innumerevoli e tutti hanno cercato di differenziarsi principalmente sulla territorialità o sul prezzo del servizio.
Noi abbiamo invece cercato di guardare al problema da un altro punto di vista, ovvero quello della utilità tangibile sia per i datori di lavoro sia per le persone in cerca di un’occupazione.
Rysto poi non è incentrato solitamente al mettere in comunicazione domanda ed offerta di lavoro, ma abbraccia anche il concetto dell’online training che può portare degli estremi vantaggi competitive alle aziende ma anche ai lavoratori.
Adesso per esempio siamo in una fase di strutturazione di alcuni corsi che verranno forniti sulla nostra piattaforma agli utenti, e con i quali ogni candidato potrà incrementare il proprio profilo attraverso l’acquisizione di un punteggio.
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Quali sono stati i primi passi per realizzare la vostra start up?
Il primo passo fondamentale, come avevamo accennato prima, è stato quello di recarsi a San Francisco per testare da vicino l’ambiente startup e il dinamismo dell’ecosistema Silicon Valley.
In un solo mese siamo stati in grado di prendere parte a numerosi eventi, ricevere immediatamente dei feedback da persone più navigate di noi, allargare il nostro network di conoscenze e chiudere alcuni accordi preliminari.
Abbiamo fatto tesoro di tutta questa attenzione che abbiamo ricevuto e, armati di convinzione, determinazione e volontà di creare qualcosa di importante, siamo tornati in Italia e abbiamo cominciato subito a dedicarci al progetto in modo più consistente.
Quindi abbiamo cominciato a pitchare il nostro progetto nei vari eventi di start-up in giro per l’Europa e tra un commento e l’altro siamo stati anche in grado di trovato il giusto focus su cui oggi tutta la società è basata.
Qual è il vostro business model?
Contrariamente ai classici business model il nostro è un pò più articolato poichè ci rivolgiamo simultaneamente a due target di mercato differenti: I datori di lavoro e coloro che sono alla ricerca di un’occupazione.
Indicativamente il modello è un Freemium a tutti gli effetti per entrambe le parti. Quindi sia i managers dei ristoranti sia gli aspiranti lavoratori possono inscriversi gratuitamente al servizio senza dover pagare nessuna fee. Chiaramente ci siamo concentrati anche sulle operazioni di monetizzazione della piattaforma le quali sono basate su entrambi i modelli B2C e B2B incentrata su servizi accessori che saranno integrati in una fase successiva nel social network.
Ad ogni modo, l’obiettivo principale che ci siamo preposti ad oggi è semplicemente quello di realizzare un servizio intuitivo e immediato per tutti coloro che operano o hanno la volontà di operare in questo settore e cercheremo di fare del nostro meglio per migliorare la piattaforma e massimizzare l’utilità di Rysto sia in Italia che nei Paesi esteri.
Il clan di Ninja Marketing ringrazia Jacopo e Massimo e ci auguriamo di ricevere presto novità sul progetto!