Ormai le parole “smartphone” e “tablet” sono sulla bocca di tutti. Se mi guardo intorno in metropolitana ormai è un brulicare di persone che viaggiano a testa bassa perennemente con gli occhi sul display dei loro ultimi ritrovati tecnologici intenti ad aggiornare il profilo facebook, stalkare qualche bella ragazza, leggere le ultime news, fare check-in, giocare a Ruzzle o a Candy Crush Saga e chi più ne ha ne metta tanto che qualcuno a New York ha addirittura ironizzato sulla cosa ( vedi qui ).
Pochi però sanno che tali operazioni che noi normalmente facciamo senza nemmeno rendercene conto alle volte possono essere fatte da persone con disabilità di vario genere tra cui anche quelle non vedenti ed ipovedenti. Sembra assurda come cosa visto che ormai gli smartphone non sono altro che una superficie liscia da toccare e gli occhi sembrano essere lo strumento principale per interagire con loro ma esistono software ed applicazioni che sopperiscono a tale mancanza.
Prima tra tutte c’è la funzionalità Voice Over di Apple presente su tutti i suoi iPhone e iPad e la sua rivale TalkBack di Samsung presente su tutti i suoi dispositivi mobili, poi c’è l’assistente personale Siri e la rivale S-Voice per arrivare infine a vere e proprie app che permettono alle persone con disabilità visive di interagire con i dispositivi mobili fino ad arrivare ad insegnare concetti e materie intere.
Math Melodies: un progetto made in Italy su Indiegogo
E’ proprio su questo campo infatti che voglio parlarvi di una piccola realtà italiana Everyware Technologies che si sta muovendo per creare applicazioni dedicate ai non vedenti e agli ipovedenti e che ha da poco lanciato una campagna su Indiegogo [la trovate qui] per cercare di recuperare i fondi necessari per dar vita ad un’app dedicata.
Tutto nasce quando un amico mi contatta dicendomi che ha trovato su Indiegogo (l’alterego meno famoso ed europeo di Kickstarter) una start-up italiana, che chiede un piccolo finanziamento per creare un’applicazione dedicata ai bambini che soffrono di disabilità visive.
A quel punto atterro sul sito Indiegogo e cerco il progetto che intanto ho appreso chiamarsi appunto Math Melodies. Essendo io un fautore del concetto “meglio immagini o video al posto di mille righe da leggere” cerco subito il video di spiegazione e dopo averlo fatto partire rimango piacevolmente sorpreso del prototipo che questi ragazzi sono riusciti a costruire: un vero e proprio libro digitale che insegna i principi della matematica attraverso il gioco e la musica ai bambini che fino ad oggi hanno imparato gli stessi concetti attraverso un anonimo e triste libro in braille.
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Funzionamento
Dal sito ufficiale dell'app leggiamo:
"Questa app conterrà vari esercizi che i bambini possono svolgere scorrendo il dito su un tablet e ricevendo un riscontro sonoro e vocale. Grazie a questo metodo i bambini possono comprendere la struttura bidimensionale dell'esercizio che è difficile da immaginare con altri programmi di matematica per computer tradizionali. Gli studenti con disabilità visive di ogni età hanno necessità di strumenti d'ausilio allo studio della matematica, ma crediamo che un buon inizio sia essenziale. Per questa ragione Math Melodies si rivolge agli studenti dei primi tre anni della scuola primaria con esercizi quali operazioni aritmetiche, esercizi di conteggio, operazioni di confronto, ecc."
Ci sono veri e propri esercizi distinti in categorie e per difficoltà crescente: dalle operazioni in colonna alle divisioni passando per addizioni, moltiplicazioni, conteggi e via dicendo. L’interfaccia è semplice, animata, ricca di suoni (come deve essere) e molto facile da usare proprio perché indirizzata ad un pubblico di bambini con disabilità.
Il team di EveryWare Technologies del resto è composto da sviluppatori esperti in fatto di app e già in passato ha progettato applicazioni per non vedenti, come TypeinBraille e iMove: Sergio Mascetti, Cristian Bernareggi e Andrea Gerino, ecco il nome di questi ragazzi, che per sviluppare l'app Math Melodies hanno bisogno di 15mila euro. La donazione ovviamente non è l'unico modo per contribuire: anche la condivisione del loro progetto. sui principali social network è un gesto più che gradito!
Il futuro della Scuola è l'Edutainment
Ormai ho un’età avanzata quindi non posso essere preso come campione significativo ma vi assicuro che l’applicazione è divertente da usare e allo stesso tempo fa tornare in mente concetti matematici nascosti in qualche cassetto della mente rimasto chiuso per anni e anni.
Non è detto poi che possa essere preso come esempio e come campione per un progetto più ampio indirizzato verso la scuola italiana e verso nuovi metodi di insegnamento che stimolino i bambini ad imparare giocando. La dimensione ludica è ormai una chiave fondamentale per favorire l'apprendimento dei più piccoli e le nuove tecnologie touchscreen sono ancora più interessanti sotto questo aspetto. In Italia gli esempi di esperimenti del genere a favore dei bambini, soprattutto di quelli con maggiori difficoltà, non mancano: vi avevamo parlato a proposito di EdiTouch, il tablet per bambini dislessici che ad oggi ha anche ottenuto la sponsorizzazione di Vodafone.
Siamo sicuri che in futuro avremo altri esempi da raccontarvi: intanto date un'occhiata a Math Melodies e magari anche una mano ;)