Chi, almeno un volta, non ha trascorso ore a guardare sconsolata l’armadio in vista di un evento speciale? E chi non si è mai pentita dell’acquisto di un capo costosissimo indossato solo un paio di volte e poi abbandonato nel guardaroba?
La soluzione a entrambi i problemi arriva da My Secret Dressing Room, la startup made in Milano che ha puntato sul trend della share economy applicato al settore d'eccellenza della capitale italiana del fashion.
La community delle Fashion Victim
My Secret Dressing Room è il portale in cui gli utenti possono noleggiare e mettere a noleggio i propri capi firmati: abiti, borse, scarpe e accessori firmati escono dal dimenticatoio e acquistano nuova vita.
La piattaforma online si compone di due sezioni:
- LIST&EARN in cui le Secret Stylist mettono a noleggio i loro capi semplicemente registrandosi e creando delle schede prodotto comprensive di foto, descrizione, taglia e prezzo di noleggio (definito in totale autonomia).
- FIND&RENT dove le Secret Fan possono scegliere gli indumenti e accessori da noleggiare tra quelli presenti nel guardaroba segreto e prenotarlo online con un comune pagamento con carta di credito.
Una volta trovato l’abito perfetto, My Secret Dressing Room si occupa di ritirarlo dal guardaroba della Secret Stylist e consegnarlo in quello della Secret Fan il giorno e all’ora che questa preferisce (anche in orario serale).
Un elemento differenziante della piattaforma, rispetto a un comune negozio di abiti a noleggio, è la possibilità di condividere con gli altri utenti opinioni sull’esperienza di affitto, commenti sul capo noleggiato e sulla serietà degli altri membri della community.
Per tutte le fashion victim interessate al servizio segnaliamo che per questa fase iniziale sono attivi servizi gratuiti quali lo shooting professionale dei capi da caricare sul sito e la presenza di un'indossatrice per le stylist che non volessero fare da modelle per il servizio fotografico.
Grande è la curiosità per il servizio, ma è opportuno precisare che inizialmente sarà attivato a Milano, in seguito esteso al resto dell’Italia per poi varcare i confini con lo sbarco a Londra e Parigi nel 2014.
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