Negli ultimi giorni l'avrete visto sicuramente scorrere nel feed dei vostri canali social: "BEAUTY", il bellissimo video di Rino Stefano Tagliafierro, durante la scorsa settimana ha catturato l'attenzione della rete grazie alla sua dirompente potenza visiva.
Quadri classici animati, che prendono vita davanti ai nostri occhi e che, uno dopo l'altro, mettono in scena una storia, quella delle emozioni umane e della loro forza.
Colpiti da questo lavoro, abbiamo contattato l'autore, Rino Stefano Tagliafierro, e gli abbiamo chiesto di raccontarci come è nato "BEAUTY".
Ciao Rino. Qual è l'idea, l'ispirazione alla base di questo tuo progetto che sta riscuotendo tanto successo in Rete?
L’idea di "BEAUTY" è nata dall’esigenza di mettere in scena tutte le emozioni che ogni persona prova durante la vita e, dato che proprio l'arte classica è sempre stata in grado di suscitarmi le emozioni più intense, ho pensato di renderle omaggio con questo progetto.
E quali tecniche hai utilizzato per realizzare il video?
"BEAUTY" è stato realizzato in circa cinque mesi di intenso lavoro: attraverso un software di fotoritocco ho elaborato le immagini con la tecnica del cut out digitale poi, con un altro software, ho animato i soggetti. Il lavoro è quindi passato nelle mani del sound designer Enrico Ascoli che si è occupato dell’audio. La ricerca, invece, è durata anni.
La nostra è una società dell'immagine, ulteriormente rafforzata dalla rivoluzione digitale e mobile che ha portato ad una iperesposizione dei corpi. Il tuo video si pone in netto contrasto con questo tipo di immaginario, proponendo un significato diverso, estemporaneo, del corpo e del nudo. Che ruolo ha nel tuo progetto questo tema?
La nudità, nell’arte classica, è il simbolo assoluto della bellezza e della perfezione e "BEAUTY", rifacendosi ad essa, presenta una nudità che a volte è pura, a volte erotica, a volte simbolo di forza. Tutti questi aspetti sono parte dell'esistenza umana, in grado di sprigionare le emozioni più forti e intense. La nudità di "BEAUTY" ne diventa quindi il veicolo.
Dal manifesto di "BEAUTY":
"...Come se in quelle immagini che la storia dell'arte ci ha consegnato fosse congelato un movimento che l'oggi può rivitalizzare grazie al fuoco dell'inventiva digitale."
Nel manifesto si parla del rapporto tra arte classica e tecnologia. Cosa rappresenta quest'ultima per te, e nel panorama artistico in generale?
La tecnologia è semplicemente uno strumento molto utile per ottenere risultati interessanti, e il mezzo video è quello in cui mi sento più a mio agio.
Quasi 500mila views raccolte in una settimana sono davvero tante. Cos'è, secondo te, cosa del tuo progetto colpisce di più il pubblico?
Questo risultato è stato assolutamente inaspettato, speravo di stuzzicare l’interesse delle persone ma non immaginavo assolutamente un successo simile. Forse quello che colpisce del video è l’accostamento delle principali emozioni della vita con le meravigliose opere d’arte classica che nella loro potenza sono capaci di esprimerle al meglio.
Ringraziamo Rino per l'intervista!