Anche Topolino ha il suo acceleratore. La Walt Disney Company, in collaborazione con TechStars, premierà con un seed di 120.000 dollari "le menti più creative e visionarie dell'industria dell'intrattenimento", così come vengono definite da Kevin Mayer, Vicepresidente delle strategie aziendali Disney.
La sola fantasia, dunque, non basta. Per quanto una buona idea costituisca un'ottima base di partenza, una bella innaffiata di dollari finanzierà dieci fortunati progetti nello sviluppo di progetti legati all'intrattenimento. Anche Disney, col suo fatturato superiore ai 42miliardi di dollari e di 166mila dipendenti nel mondo, punta su innovazione e sulle startup, con un progetto che, oltre al finanziamento cospiscuo, mette a disposizione l'enorme valore dell'affiancamento di aziende (tra le altre) del calibro di Marvel e Pixar, con la collaborazione di TechStars, che in passato ha affiancato anche l'acceleratore di Microsoft e che annovera tra i suoi successi il più basso tasso di fallimento delle aziende seguite sui rispettivi mercati: solo 8 su 114 non sono riuscite a spiccare il volo.
Il sogno di Disney: innovazione e spirito imprenditoriale
Topolino, meglio conosciuto nel mondo come Mickey Mouse, dopo essersi calato nei panni di investigatore,astronauta, viaggiatore nel tempo e aver ricoperto milioni di altri ruoli e figure professionali in poco meno di cento anni di avventure, si veste ora anche da imprenditore, tanto che l'homepage di Disney Accelerator recita così: Walt Disney aveva un sogno, e la sua spinta imprenditoriale ha reso possibile che quel sogno si potesse avverare. Combinando creatività e innovazione, ha costruito una grande società che anno dopo anno ha inventato nuovi modi per raccontare grandi storie.
Ne è passato però di tempo da Steamboat Willie. È sufficiente collegarsi all'homepage del sito dedicato all'ambizioso e innovativo progetto di finanziamento del colosso californiano per rendersene immediatamente conto: come funziona te lo spiega un cupo Ironman, mentre la timeline delle attività è affidata ad un favoloso Buzz Lightyear, passando per icone classiche della variegatissima produzione disneyana come il cappello da maghetto di Topolino in Fantasia (qualcuno lo ricorda ancora nel post Harry Potter?)
L'acceleratore Disney in numeri
Dieci progetti da seguire, un programma di tredici settimane, fino a 120mila dollari di finanziamento.
Sono questi i numeri che Disney mette in mostra per consentire ai fortunati vincitori di trasformare i propri sogni in realtà imprenditoriali di successo, degne del fiuto affaristico di Zio Paperone (Uncle Scrooge). C'è tempo fino al 16 Aprire per strofinare la lampada di Aladdin e sperare che si materializzi il Genio del finanziamento.
Tanta fantasia, voglia di attrarre le prossime generazioni sempre più contese dall'enorme offerta di web, dispositivi portatili, games, nuove tecnologie, ma con l'occhio sempre fisso alla solidità dell'idea imprenditoriale tipica dello zio Walt: Disney specifica espressamente che i criteri per individuare i progetti da finanziare si basano su valutazioni concrete di aziende ben costituite, con un team forte e capace, che propongano una idea forte ma che abbiano anche, irrinunciabilmente, le capacità necessarie a svilupparla.
Ahimè, niente macchina del tempo, almeno per il momento.