Non occorre ricordare che gli ad stunts l'hanno fatta da padrone nei mesi scorsi: dai prank di Nivea a quelli di Heineken, passando per i tanti realizzati per promuovere una nuova uscita cinematografica, di video a telecamere nascoste ne abbiamo visti fin troppi. Finalmente nei giorni scorsi è arrivato qualcosa di differente, un filmato dal nome "Would you give your jacket to Johannes? SOS Children's Villages Norway".
La forma interrogativa del titolo cerca di coinvolgere fin da subito lo spettatore, richiamandone l'attenzione e mettendolo all'erta. Niente "prank", niente "prova", nessuna "sorpresa". Rimangono solo le tecamere nascoste a ricalcare il filone tanto di tendenza negli ultimi mesi.
Telecamere fisse che inquadrano un bimbo seduto ad una fermata del tram, senza giacchetto, al freddo dell'inverno norvegese. Laddove le risate dei prank dovrebbero servire a vendere, qui la genuinità delle reazioni porta chi guarda a sperare che tutti diano a Johannes qualcosa per coprirsi.
La call to action non tarda ad essere esplicitata: ti sei commosso davanti alla generosità di queste persone? Allora, tu, "Sei una persona che agirebbe nel vedere qualcuno in difficoltà?"
Un pitch perfetto per arrivare all'obiettivo principale del video, raccogliere fondi per i bambini siriani che, realmente, non hanno ciò che serve per affrontare un lungo e rigido inverno.
Il responsabile di SOS Children's Villages Norway, Synne Rønning, ha dichiarato che il video nasce dal desiderio di mostrare come sia importante non rimanere indifferenti rispetto a situazioni lontane da noi, crisi che non siano, nella fattispecie, un bimbo infreddolito a pochi passi da noi.