Non importa che voi siate fan della fotografia, che siate egocentrici o vi vergogniate dietro una macchina da presa: al selfie, la più grande tendenza digitale probabilmente mai accaduta, non si scappa.
Donne, uomini e ignari animali vittime della selfie mania, la moda dell’autoscatto fatto rigorosamente con il cellualre. E con un fenomeno ormai così dilagato, come non potevano i brand crearci delle vere e proprie campagne di marketing?
Il mio target è selfie oriented?
Prima di vedere chi e quali marchi stanno riuscendo a cavalcare l’onda con successo, bisogna comprendere che il fenomeno selfie è stato più che dibattutto anche da un punto di vista psicologico, dividendo gli utenti in due categorie: coloro che si scattano fotografie perché hanno una buona o grande autostima e vogliono quindi mostrarsi al mondo, e coloro che invece non hanno affatto autostima e hanno bisogno quindi di approvazione dal mondo esterno.
È importante quindi chiedersi, prima di pensare a una campgna di selfie marketing: “il target del mio brand, a quale gruppo appartiene?”. Se, infatti, creare una strategia con il primo gruppo potrebbe raggiungere risultati più che positivi, con la seconda categoria di utenti riuscireste davvero a portare a casa i risultati senza rischiare, tra l’altro, problemi di tipo etico?
Quando creare una campagna di selfie marketing?
Dopo le riflessioni sul target di cui sopra, prima di creare una strategia di selfie marketing bisognerebbe comprendere se il proprio mercato di riferimento coinvolga direttamente la bellezza e/o un ritorno di immagine diretto sul consumatore.
In questo caso, ovvero se l’acquisto dei prodotti del marchio portano a una soddisfazione del target in riferimento al suo aspetto esteriore, potrebbe essere l’occasione giusta di iniziare una campagna di selfie marketing.
Un esempio? Prodotti appartenenti al settore moda, make up, accessori, ma anche al cibo salutare, sport e cura di sé sono quelli che più si prestano a questo tipo di marketing.
Alcuni esempi
In questi mesi vi abbiamo già parlato di alcune iniziative che hanno coinvolto il selfie in prima persona, come ad esempio quella della Turkish Airlines o quella di Urban Degree per pagare con un selfie. Oggi ve ne presentiamo altre.
Partendo dal settore forse più avvantaggiato, quello dell'abbigliamento, vi riportiamo l'esempio di Ted Baker, azienda inglese, che prima di Natale ha coinvolto i propri fan in una campagna chiamata "Merry Kissmass" che invitava gli utenti a fotografarsi davanti alle vetrine del brand e a condividere gli scatti sui social network per vincere alcuni premi messi in palio dalla casa madre.
Ancora Kiss anche per Axe, che durante San Valentino ha lanciato #kissforpeace, una campagna realizzata in collaborazione con l'organizzazione "Peace One Day" per promuovere la nuova linea "Axe Peace". Il brand invitava i fan a sostenere la causa con un bacio, in nome del famoso detto "fate l'amore non fate la guerra", e a condividerlo sui social con l'hashtag dedicato.
Per il settore sport, invece, vi proponiamo la campagna realizzata da Friskis and Svettis, una organizzazione no profit svedese che promuovere l'esercizio fisico. Cavalcando l'onda delle foto in palestra, Friskis&Svettis ha inviato ad alcuni dei suoi membri più attivi delle t-shirt stampate "a specchio" che promuovevano l'organizzazione, invitandoli a fotografarsi durante l'attività fisica. Il risultato? Tantissime fotografie e t-shirt esaurite in due settimane! Un ottimo modo per raccogliere fondi, non credete? ;-)
Selfie marketing sui social network
Ricapitolando, come tutte le campagne marketing, anche quelle che coinvolgono i selfie degli utenti e i social network hanno necessità di essere analizzate a fondo prima di essere promosse.
Studiando il vostro mercato, il vostro brand e, ovviamente, il vostro pubblico, riuscirete a comprendere se il selfie marketing può davvero portare risultati al vostro marchio diventando una attività positiva volta alla creazione di una community serena e partecipativa.
Voi cosa ne pensate? Avete mai attivato una campagna di selfie marketing per il vostro brand?