Ve la ricordata la campagna di prankvertising targata LG, in cui i candidati ad un colloquio perdevano letteralmente il controllo, quando dalla finestra di un ufficio in cui si stava svolgendo il loro colloquio di lavoro, assistevano alla scena della caduta di un meteorite?
Bene, la stessa formula pubblicitaria, che si basa sul principio della candid camera, colpisce ancora e questa volta c’è lo zampino di Pepsi.
Il prankvertising della bibita analcolica fondata da Caleb Bradham ha come protagonisti proprio loro: pendolari, ignari del loro destino, che attendono il solito autobus davanti alla abituale fermata del mezzo.
Siamo a Londra, la tranquillità sembra regnare nella New Oxford Street. Nulla può turbare gli animi dei londinesi, che stanno per recarsi al lavoro.
Quando ecco che dal cielo cade un meteorite, che a una velocità sorprendente, sembra proprio scagliarsi contro il pannello della fermata dell’autobus e colpire una donna. Lo sgomento e l'incredulità nel viso della prima vittima sono indescrivibili.
Non se la vedrà meglio un altro ragazzo che stenterà a credere ai propri occhi: il tentacolo di una mostruosa piovra gigante sbuca fuori da un tombino e cattura un passante. E ancora, occhi puntati verso l’alto, perché delle inquietanti navicelle spaziali si stanno avvicinando minacciose, proprio verso un altro pendolare.
E che cosa c'è di più sconvolgente, di una spaventosa tigre, che pare proprio dirigersi verso di te, con fare minaccioso? Ancora una volta tutto questo è incredibile, perché non ti trovi nella savana, ma sei seduto sulla panchina della fermata di autobus, in una delle vie più trafficate di Londra.
La paura è tangibile ma svanisce nel giro di pochi secondi, per dare spazio ad una risata, sicuramente intervallata da un qualche "Va' a quel paese", com'è normale che ci si aspetti. Pochissimi istanti bastano per capire che si è trattato di uno scherzo. Incredibile.
Un po' di realtà aumentata e il prankvertising è servito!
Potere della tecnologia della realtà aumentata e un apparente pannello di vetro di una comunissima fermata di un autobus può trasformarsi nel tuo peggior incubo o nella tua migliore occasione per diventare celebre! Già, perché se per caso un giorno dovessi essere coinvolto in uno scherzo del genere, sappi che la contagiosità del contenuto dello spot è talmente elevata, che nel giro di poche ore, il tuo volto sconvolto potrebbe fare il giro di tutto il web.
Alti tassi di engagement quindi, ma questo, i geni dell'advertising l'hanno capito e realizzano già da qualche tempo campagne di prankvertising per i brand più audaci. Neanche a dirlo, quelli che lasciano veramente il segno, sono gli adv che sconvolgono grazie agli effetti speciali della realtà aumentata! E se il prossimo passo del prankvertising, che sfrutta tale tecnologia, fosse l'interazione tra uomo e tecnologia? Fantascienza? Secondo te, perché un certo Zuckerberg avrebbe acquistato Oculus?
La realtà virtuale è sempre meno virtuale e tanto più reale!