Il mercato online è ormai una realtà consolidata del commercio. Cercare, confrontare ed eventualmente comprare qualcosa “su Internet” è un’azione alquanto familiare ad ogni internauta, e lo sarà sempre di più.
I dati dell’8° Convegno sull'eCommerce in Italia, tenutosi a Milano il 14 aprile scorso, confermano una crescita costante delle vendite in rete nel Belpaese. Il fatturato complessivo passa da un +12% del 2012 al +6% del 2013, continuando a crescere a dispetto del protrarsi della recessione economica. Un notevole contributo è stato dato dall’aumento vertiginoso del bacino di utenza: l’84% degli italiani (22 milioni di persone) dispone di un accesso ad Internet, mentre il 47% (+30%) naviga via smartphone e il 15% (+156%) via tablet.
Parafrasando, “fatti gli italiani (utenti), bisogna fare l’Italia (imprese digitali)”.
I trend
Le opportunità sono reali, ma occorre stare al passo. Un’adeguata legislazione nazionale dovrebbe costituire la solida base per sfruttare il marchio “Made in Italy” e la qualità ad esso vincolata. D’altro canto, le aziende devono riconsiderare la loro offerta in chiave internazionale, operando adeguati investimenti in promozione e marketing on line, valutando strategie di medio termine e monitorando la costante evoluzione del mercato per sfruttare adeguatamente le ultime novità.
I trend dell’eCommerce dimostrano che il mercato non appartiene solo ai grandi giocatori, marketplace del calibro di Amazon ed eBay, ma fornisce ampie possibilità di sviluppo alle piccole e medie imprese.
Il ranking
L’eCommerce in Italia è un mercato ancora in crescita, come testimonia la classifica dei 100 siti di e-commerce più popolari in Italia. Il ranking è stato redatto sulla base di stime di dati reperibili in Rete, quali gli accessi al sito, ma anche la somma delle citazioni della marca su altri siti, comparatori, blog e forum (popolarità in Rete).
Ancora in fase di implementazione sono invece il numero di fan delle pagine Facebook e quello dei follower su Twitter, con riferimento solo agli account italiani o in lingua italiana. Il ranking, tuttavia, è stato redatto senza tenere conto dei dati relativi ai social network.
I valori della colonna "Totale" rappresentano il punteggio complessivo calcolato sulla base degli altri due indicatori ("Accessi" e "Popolarità") e, pur non avendo valenza statistica, risultano indicativi dei rapporti di forza tra le varie aziende.
Non è una sorpresa trovare eBay in vetta alla classifica, con una presenza così affermata da staccare anche i grandi nomi delle Online Travel Agency: Booking (2°), eDreams (8°) ed Expedia (9°).
Soffermandosi sul "Turismo", presente in classifica con 23 aziende, l'occhio non può non cadere sul 4° posto ottenuto dal sito di Trenitalia, il cui traffico rivaleggia non solo con le già menzionate OTA, ma va a posizionarsi tra due big player del commercio elettronico: Groupon (3°) e Amazon (5°). Altri settori particolarmente presenti sono quelli della telefonia, con quattro operatori nella top 15, della moda, con Zalando apripista al 7° posto, dell'editoria e dell'elettronica. Nel maxi-settore "Tempo Libero", spiccano invece le scommesse online, con William Hill (16°), Sisal (17°) in top 20.
Gli italiani sono dunque sempre più avvezzi ad effettuare scambi commerciali in Rete, che si propone efficacemente non solo come veicolo di informazioni, ma anche quale valido mezzo per concludere la compravendita. Questo vale sia per i servizi, sia per i beni: i viaggi si programmano e si acquistano online e i biglietti aerei e ferroviari si stampano a casa o vengono sostituiti da un codice da presentare ai controlli, ma anche gli oggetti più comuni vengono sempre più acquistati online, magari sostituendo (o integrando) una sommaria visita in negozio con il parere di un blogger esperto.
Sono molti i trucchi per fare decollare il proprio eCommerce, ma esistono anche strategie di vendita interattiva per integrare servizi virtuali nei punti vendita reali. Sta alle aziende capire se sfruttare le possibilità dell'eCommerce e come integrarle con la vendita diretta. Mediaworld, ad esempio, ha scelto di presidiare entrambi i canali, cercando di incontrare i gusti sia degli acquirenti tradizionali che dei digital shopper, e basando si su due solidi pilastri: allettanti campagne di promozione o sconto e un'adeguato servizio di consegna a domicilio o al punto vendita.