Sul fatto che viviamo in un'epoca total digital non ci piove, ma in alcuni casi la carta vince ancora. La giovane designer e fotografa freelance Jen Evans ha tappezzato le strade della Big Apple con una nuova campagna concettuale chiamata Digital Woes.
Guai digitali, quindi per una campagna che cavalca l'onda di panico scatenato nello showbiz dagli hackeraggi selvaggi dei cloud delle star facendo emergere la cara vecchia carta come opzione più sicura, privata e affidabile della maggior parte dei dispositivi ditali presenti sul mercato.
Ogni annuncio ha i tratti tipici dell'iconica agenda tanto amata da Hemingway (oggetto immancabile per ogni Hipster che si rispetti), l'elastico e il banderoll, e fa leva su temi come l'hakeraggio delle foto private appunto, grazie al claim "Because paper doesn't expose your private photos in the cloud".
Ma la carta, inoltre, non perde mai la linea nemmeno in metropolitana "Because paper doesn't loose service on the subway" e non ha nessun valore sul mercato nero "Because paper doesn't have value on the black market", se ti rubano il telefono non devi correre a bloccare tutte le password! La campagna non manca di ulteriore ironia grazie all'inserimento dell'hashtag #giveyourthumbsarest (#daterespiroaivostripollici).
"Ho scelto di creare una campagna che dimostri il valore di utilizzare mezzi analogici nell'epoca del mobile", dichiara la Evans, "provocando nostalgia per ricordare ai consumatori perché si sono innamorati di Moleskine".
La fotografa, originaria dell'Oregon e da poco è sbarcata a New York, regala anche un buon consiglio per tutti i marketers: "Credo che la vera forza trainante per una pubblicità creativa sia l'arte della comunicazione efficace".