'The Hello Experiment' è un innovativo esperimento raccontato in un video, una vera e propria osservazione psico-sociologica che ha come protagonista la Red Mug Nescafé. Apre la strada alla nuova global big idea “It All Starts With a Nescafé”, ideata e progettata dall’agenzia Publicis Italia.
L'esperimento è stato effettuato, ad insaputa dei partecipanti, all’interno di una biblioteca di Milano, un luogo che per sua natura tende a isolare. Lo scopo è studiare la principale causa di distanza tra le persone: la diffidenza. Grazie alla collaborazione con lo psichiatra Michele Cucchi, Direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano, il team ha analizzato le reazioni dei partecipanti, dando vita a un video virale che mostra come abbattere le difficoltà di socializzazione.
Si perchè negli anni della Vita Liquida, come definita da Bauman, la riservatezza, la timidezza e la confidenza negata per diffidenza... sono le problematiche che invadono la contemporaneità.
Ben 18 telecamere nascoste, 14 ore di riprese, 30 microfoni nascosti tra i libri, una troupe di 20 persone. The Hello Experiment ha messo alla prova 323 individui, in due diverse fasi:
Prima fase
Nella prima fase il complice ha tentato un semplice approccio con il suo interlocutore attraverso il saluto, un cenno del capo, un sorriso o la presentazione vera e propria. Nel 91% dei casi la prima reazione all’approccio è stata la diffidenza, spesso esibita con il fastidio. Michele Cucchi spiega: “Da sempre il primo contatto con l’altro è una situazione che genera ansia, soprattutto in una società caratterizzata da stress e precarietà. È normale: per l’uomo è fondamentale essere accettato dal gruppo ed il giudizio dell’altro è una forma di ansia sana. Tenendo conto inoltre che oggi il contatto virtuale scavalca la comunicazione non verbale, rende l’emozione un’icona, un simbolo da digitare. Il rischio è perdere la dimestichezza nel contatto con l’altro quando ci dobbiamo mettere in gioco anche fisicamente”.
Seconda fase
Nella seconda fase il complice di The Hello Experiment si è presentato con due tazze di Red Mug Nescafé, invitando "l'estraneo" a condividere una pausa. Ed ecco il cambiamento positivo: sul totale dei partecipanti 249 hanno instaurato nuove relazioni, 65 amicizie 3 rapporti professionali e per i più romantici persino 1 relazione sentimentale. Le riprese nascoste hanno dimostrato come la condivisione sia il modo migliore per approcciarsi “perché è la forma di interazione che attiva il sistema motivazionale più favorevole: la cooperazione”, afferma il dott. Cucchi.
"L’obiettivo di The Hello Experiment – afferma Carlo Oldani, Marketing Manager Nescafé – è quello di offrire ai nostri consumatori un’esperienza emozionale vissuta attraverso il prodotto e la sua icona: la Red Mug, un’esperienza che apre a favore di nuove opportunità e amicizie. Nescafé è da sempre un brand che porta nel suo DNA una grande forza creativa, innovativa, socializzante e ottimistica; ecco perché questo esperimento e il video virale ci sono sembrati il mezzo più coerente, da una parte per il nostro target, dall’altra con la nuova global big idea il cui pay off è It all Starts With a Nescafé. Il rilancio mondiale coinvolge il restyling del logo, delle grafiche e della stessa Red Mug con un posizionamento che evidenzia come Nescafé sia l’alleato per attivare possibilità inaspettate, instaurare nuovi rapporti, trovare sempre nuove idee da condividere e connettersi con gli altri.
Non siamo semplicemente una tazza di caffè ma molto altro, Nescafé è quell’occasione in più per iniziare qualcosa di non programmato”.
Sul web le reazioni e i pareri sono contrastanti, in molti si chiedono quanto le barriere di diffidenza possano essere abbattute con una bevanda; altri allineano l'idea ad altre già viste. Certo è che la direzione creativa di Bruno Bertelli riesce, ancora una volta, a colpire l'immaginario collettivo con un video dalla regia e dal taglio fotografico di altissimo livello.
Credits Nescafè
Agenzia: Publicis Italia
Direttori Creativi Esecutivi: Bruno Bertelli e Cristiana Boccassini
Creative Supervisor: Paolo Bartalucci e Alessandro Candito
Copywriter: Lucas Bouneou e Martino Lapini
Art Director: Sophian Boudjera e Azeglio Bozzardi