Le anticipazioni fatte prima dell'avvio dell'evento parlavano chiaro: il CES si sarebbe rivelato ancora una volta degno del proprio nome per quantità e qualità delle innovazioni presentate. Per esempio, in Dicembre il Worldwide Chief Digital Officer di Ogilvy Brandon Berger aveva proposto la visione personale (e del network di comunicazione globale) su cosa ci saremmo dovuti aspettare dal CES, riassunta in 5 keyword all'interno della presentazione "5 Predictions for CES 2015":
- Cloud everywhere: il Cloud sta sorpassando di importanza le piattaforme, i contenuti diventano device-agnostic.
- Internet of Things: tutto sarà connesso attraverso internet, attingendo dai dati nel Cloud. Una bella notizia per i Marketer, che avranno accesso a database contenenti enormi moli di dati.
- Context aware technology: i device connessi saranno sensibili ai comportamenti, ai mood, all'ambiente circostante. Ed i consumatori lasciano che i propri dati vengano utilizzati ed elaborati, se percepiscono che questo possa portare un valore in cambio.
- Smart watches: ne stiamo vedendo tanti proposti, ma la domanda rimane: che cosa i consumatori si aspettano che questi smart watch facciano? E quale è la vera killer app?
- Content everywhere: in tempo reale e in modalità location aware, i contenuti continuano ad avere un ruolo fondamentale nell'ecosistema tecnologico e digitale. L'attesa è di vedere sempre più contenuti di nicchia e verticalizzati, nonché strumenti che permettano di selezionarli, organizzarli ed ordinarli in funzione delle necessità.
E così tra droni, stampanti 3D, wearable, smart home (es. Legrand) & so on, questo CES si sta rivelando molto interessante (anche se - almeno parzialmente - in linea con le attese).
Intel verso il futuro
Interessante il keynote di Brian Krzanich, CEO di Intel, azienda che sta diffondendo dispositivi connessi e tecnologie indossabili ad alto grado di innovazione.
La piattaforma sviluppata dagli ingegneri di Santa Clara (presentata l’anno scorso proprio al CES) dà a computer e gadget mobile la capacità di percepire la profondità delle immagini, mappando i dintorni in tre dimensioni, riconoscendo le gesture a mezz’aria in modo preciso o permettendo di modificare il fuoco delle foto dopo averle scattate.
Un'altra soluzione è Curie, piattaforma delle dimensioni di un bottone utilizzabile per creare gadget indossabili come smartwatch, occhiali, borse e prodotti sempre più innovativi.
Quali novità dal fronte automotive?
Passando al fronte automotive, invece, Volkswagen ha annunciato che sia l'Apple CarPlay che il Google Android Auto saranno disponibili sui veicoli dell'azienda: un bel cambio di rotta, considerando che nella CarPlay Introduction dello scorso anno il gruppo automobilistico era uno dei pochi a non comparire sulla lista dei partner Apple.
Restando in tema, Qualcomm ha proposto due modelli futuristici: si tratta del modello 2015 di Maserati Quattroporte Gts e del modello 2015 della Cadillac Xts. Grazie a processori, modem, wireless e reti è possibile beneficiare di servizi di infotainment, nonché di sistemi di riconoscimento gestuale e anti-distrazione.
In attesa del riscontro del mercato
Ecco quindi solo alcune delle innovazioni apprezzate al CES: ne riparleremo nel weekend - a fine evento - con un secondo articolo dedicato al tema.
Al di là di quanto proposto, la verà sfida ci sarà nel momento in cui le stesse innovazioni verranno rilasciate tutte sul mercato: oltre ai (soliti) early adopters, come reagirà l'audience di consumatori attuali e potenziali?