Cercasi direttore del Guardian. Un semplice annuncio pubblicato online nella sezione “lavora con noi”; è così che la famosa testata giornalistica cerca il suo nuovo Editor-in-chief, al posto di Alan Rusbridger.
A primo impatto può sembrare impensabile candidarsi in questo modo per un posto così prestigioso, eppure sul sito del giornale d’informazione globale è presente ancora l’offerta lavorativa. Ad una riflessione più attenta, non è affatto un comportamento fuori norma, considerato che le attenzioni e gli investimenti dei grandi editori del giornalismo a livello mondiale si stanno spostando sempre più sulla rete.
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Offrire contenuti multimediali, link e approfondimenti, permette di raggiungere i lettori in maniera più moderna e immediata, con una versatilità e una abbattimento dei costi notevole rispetto alle spese di stampa e distribuzione cartacea.
Cercasi Direttore Guardian: i requisiti
Essere credibile in quanto leader di un'organizzazione giornalistica con ambizioni globali; avere un background giornalistico fuori del comune; essere un “innovatore”; mostrarsi completamente dedito a un “giornalismo indipendente e aperto”; capacità di lavorare sotto pressione.
Queste sono le competenze principali richieste al nuovo Direttore presentate nell'annuncio online del Guardian. Caratteristiche non da poco, ma la candidatura è aperta a chiunque voglia farsi avanti.
Come candidarsi?
Selezioni aperte a tutti! “Lavoro a tempo pieno”, astenersi perditempo. I candidati che credono di avere i requisiti adatti e richiesti, possono inviare il loro curriculum insieme ad una lettera di referenze. Basta compilare l'apposita domanda presente sul sito della testata giornalistica ed elaborare in non più di mille parole un progetto, o meglio una "visione", per il futuro del Guardian.
Le candidature possono essere inviate entro la mezzanotte del 1 febbraio 2015.
Recruiting online, una riflessione
Un annuncio non di poco conto, quello del Guardian. Innovativo, pretenzioso e allo stesso tempo semplice. Online e accessibile a chiunque.
Il "recruiting via web" è diventato negli ultimi anni uno degli strumenti di supporto maggiormente utilizzati dalle aziende per selezionare candidati altrimenti irraggiungibili con metodi tradizionali.
Rappresenta ormai una fonte inestimabile di valore aggiunto per quelle organizzazioni innovative che lo adottano, mettendo a sistema i preziosi strumenti di gestione dei database uniti alla velocità e fluidità di social network dedicati al mondo del lavoro, come Linkedin.
Su questa scia, sorge spontaneo domandarsi: possiamo pensare di vedere moltiplicarsi e crescere enormemente questa tipologia di annuncio? In Italia vedremo mai offerte di questo tipo anche per posizioni di prestigio?
Sebbene sia ancora una metodologia considerata oscura e lontana per molti, il recruting online può essere la chiave di volta per incentivare la ripresa del nostro Paese, offrendo alle imprese uno strumento più agevole per l'individuazione delle risorse adatte. A chi cerca lavoro darebbe invece una visione più ampia, allargando il ventaglio delle possibilità lavorative e permettendogli di accedere ad opportunità di carriera altrimenti invisibili.