Invadere territori inconsueti con un’iniziativa di Guerrilla Marketing è ciò che ha fatto GAP. La multinazionale americana, in occasione del lancio della collezione estiva di abbigliamento denim, ha deciso di sfruttare la popolarità dell’App Tinder per stupire e catturare la curiosità dei clienti. “Siete invitati al Pants Party. Vi offriremo 30% di sconto sulla linea Denim”: questo il messaggio dell’iniziativa Guerilla di GAP.
La risposta di Tinder? Attraverso il profilo Twitter è stato comunicato che la campagna violava i termini di servizio: “Non abbiamo approvato questa campagna e non si tratta di annunci sponsorizzati.”
Così, i creatori dell'app più in voga tra chi è interessato nella ricerca di un'anima gemella, hanno reagito all’iniziativa del team creativo di GAP. Creare un profilo Social e personalizzarlo con una serie di foto-invito per usufruire della potenza delle app di messaggistica istantanea sembra non essere stata una soluzione vincente.
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Tricia Nichols, responsabile Marketing di GAP, ha dichiarato: “Abbiamo voluto fare qualcosa di speciale su Tinder. Volevamo creare un Profilo speciale con messaggi ironici, in pieno stile romantico, per creare tra GAP e i clienti l’incontro perfetto”.
Proprio nella variabilità dei metodi che si possono adottare per ottenere l’attenzione e l’adesione dei consumatori risiede un altro “plus” intrinseco al guerrilla marketing, che difficilmente si può ritrovare nell’impiego degli strumenti di comunicazione tradizionale.
(Marco Artusi)
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Bisogna ammettere che l’idea creativa non è malvagia. Sicuramente si tratta di una mossa insolita ed alquanto inconsueta, tenendo anche in considerazione la forte movimentazione e la curiosità derivante dal periodo di San Valentino. Pensare fuori dagli schemi ed in maniera non convenzionale è tipico di chi pianifica una campagna di Guerrilla Marketing. A questo punto sorge spontaneo chiedersi il perché di una reazione tanto negativa da parte del team di Tinder?
Certo è che in casa GAP, nelle ultime due settimane, si sono verificati dei cambiamenti radicali. Rebekka Bay, la direttrice creativa, ha lasciato la compagnia con effetto immediato, la società ha annunciato che avrebbe chiuso il sito e-commerce Piperlime per focalizzarsi sui maggiori brand del suo portfolio ed è entrata in gioco la nuova gestione del CEO Art Peck al posto del tanto criticato Glenn Murphy.
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Attendiamo novità, quindi. Ma tenendo bene a mente che un’iniziativa di Guerrilla Marketing non può mai prescindere da un attento e meticoloso studio delle risorse a disposizione.