Pc, tablet e smartphone sono entrati a pieno titolo nella nostra vita. Che li usiamo per lavorare, per giocare o nel tempo libero non ha importanza, non possiamo negare quanto questi “aggeggi” ci facilitino la vita.
Non siamo solo noi grandi ad usufruire di questi mezzi tecnologici ma anche i bambini, che inevitabilmente si trovano a fare i conti con una società che vive perennemente online.
Ci capita ormai spesso di vedere bambini davanti ai computer o tablet, muovere quelle manine sui tasti o sul touchscreen più abilmente di noi adulti.
Siamo passati dall’era dei nativi digitali, termine coniato dal sociologo ed esperto di educazione statunitense Marc Prensky, per indicare la prima generazione di bambini cresciuta a pane e computer, a quella dei bambini digitali con l’arrivo dell’ipad.
Succede così che i bambini imparino prima a riconoscere e lanciare una app, piuttosto che allacciarsi le scarpe o andare in bicicletta.
Una ricerca commissionata da AVG, celebre software house che realizza antivirus e altri programmi per la sicurezza del computer, evidenzia come oltre il 50% dei bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni abbia già acquisito l’abilità nel giocare con un gioco per tablet di livello base, mentre appena una piccola fetta, pari all’ 11%, sa come allacciare le scarpe.
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Freestyle Pc for Kids
Il giovane imprenditore italiano Stefano Tagliabue, tecnico informatico e laureando in Scienze informatiche, ha creato, avvalendosi della collaborazione di un’insegnante e di una psicologa, Freestyle PC for Kids, il primo sistema operativo interamente dedicato all’infanzia e contenuto solamente in un dispositivo USB, con il precipuo intento di educare e responsabilizzare i bambini di oggi all’uso della tecnologia.
La chiavetta usb “Freestyle Pc for Kids” contiene un sistema operativo personalizzato con una suite di programmi creati ad hoc per i più piccoli. Grazie a questa chiavetta speciale i bambini dai 3 ai 10 anni hanno la possibilità di avvicinarsi in un modo graduale al digitale e i loro genitori li possono seguire e accompagnare in modo consapevole.
Le chiavetta USB firmate Freestyle Pc for Kids nascono nel laboratorio di Paderno e contengono un sistema operativo per bambini, con percorsi digitali interamente dedicati a loro.
Oltre 300 giochi educativi che insegnano come usare tastiera e mouse, facilitando l’apprendimento e lo sviluppo delle loro capacità di lettura fino ad arrivare a potenziarne le conoscenze geografiche o umanistiche. Tutto questo è possibile grazie a programmi open source, che hanno permesso all’ideatore di creare una suite office personalizzata per i più piccoli insieme a un browser sicuro.
Dietro le quinte: l’idea e la realizzazione
Avvicinarsi alla tecnologia e all’informatica in maniera sicura e cosciente, è sicuramente l’obiettivo che si è posto l’ideatore Stefano Tagliabue. Quest’ultimo è stato continuamente in contatto con il mondo delle scuole grazie alla madre insegnante in un istituto elementare assistendo, se non in prima persona ma quasi, al cambiamento e al progresso che hanno portato i più piccoli ad avere tra le mani uno smartphone e ad essere sempre connessi.
Ponendosi la domanda “perché non dare vita a uno strumento semplice ed economico, dedicato a diverse fasce d’età, in modo che i bambini siano guidati nel loro percorso “digitale?” ha messo in atto i suoi studi e dopo varie sperimentazioni ha dato vita vita alla chiavetta USA Freestyle Pc for Kids.
Stefano Tagliabue ci tiene a sottolineare che “basandosi tutto sulle logiche dell’open source, non esistono licenze a cui attribuire un valore economico e così manteniamo i costi di una chiavetta, aggiungendo un piccolo markup ed eventualmente le spese di spedizione (perché riceviamo richieste da tutta Italia).
Il risultato è che con meno di 20 euro, i genitori possono avere tra le mani una chiavetta USB dedicata completamente ai loro bambini: inseriscono la chiavetta nel pc e si avvia subito un ambiente digitale completamente dedicato ai più piccoli (ed estraendola tutto torna esattamente come prima).”
L’imprenditore italiano si augura che per il 2016 riuscirà ad aggiungere ulteriori elementi capaci di completare i percorsi digitali riguardanti i bambini in senso stretto e i loro genitori. Non si escludono eventuali collaborazioni con le istituzioni cercando di coinvolgere ulteriori attori del mondo digitale, avviando così anche partnership che portino al completamento di questo percorso.