Entro il 2015 il mercato delle app dovrebbe raggiungere 37 bilioni di dollari di fatturato. Già da tempo e in vari contesti, è iniziata la battaglia per la conquista dell’attenzione dell’utente e dati gli sforzi per vincere, come si fa a misurare se si sta procedendo nella direzione giusta?
Certamente i download danno una grossa mano in merito alla valutazione del successo dell’app e alla sua espansione, ma è davvero tutto qui?!
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L’86% del tempo speso su mobile device è impiegato nell’utilizzo di app, dunque un investimento che porti alla realizzazione di un’app ben progettata potrebbe essere una vera opportunità per dare più valore al vostro brand e alla vostra strategia.
Tempo fa, quando il mercato delle app non era così affollato, il numero di download poteva bastare, oggi non più. Resta comunque un indicatore da tenere presente, ma non l’unico e soprattutto non a garanzia di un successo di lungo periodo.
Tempo di nuovi indicatori
Lo smartphone è diventato ormai un’estensione corporea e un’app non può essere pensata e considerata solo come porta d’ingresso al vostro sito web. Attraverso questo mezzo il vostro brand è nelle mani del consumatore 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, i vostri prodotti e servizi sono disponibili con un semplice gesto e in ogni momento: vi sembra un’occasione da sprecare o da sottovalutare?
È per questo che, per avere il controllo della situazione ad ampio raggio, il solo numero di download non basta, vanno considerati altri KPI (Key performance indicator).
È necessario scegliere quelli che si adattano maggiormente alla vostra applicazione, quelli necessari ai vostri obiettivi aziendali e misurarli in un dato periodo di tempo. Secondo Neosperience, ecco i primi 10 KPI per misurare il successo delle applicazioni mobili:
Utenti attivi
Avete la vostra app, magari è disponibile in versione free e i download aumentano. Sembrerebbe tutto ok se non fosse che la domanda che dovreste porvi è: quanti di questi “scaricatori compulsivi” sono effettivamente attivi? Oltre ad averla lì, sul proprio smartphone, la aprono e ne fanno uso? Ecco, un report che illustri utenti mensili e giornalieri realmente attivi potrebbe svelarvi se e quanto venga apprezzata nel mondo delle app.
Frequenza delle visite
Quante volte l’utente apre l’app e interagisce con i contenuti? Tenere sotto controllo la frequenza di accesso è un buon campanello di allarme soprattutto perché si ritiene che l’utilizzo durante la prima settimana sia un indicatore plausibile di ciò che avverrà in futuro.
Durata delle sessioni
La durata di una sessione è un indicatore di performance che andrebbe considerato in correlazione al numero di utenti attivi e alla profondità della visita.
Profondità delle visite
La profondità indica il numero di pagine visitate durante una sessione quindi è un indicatore utile che ci informa su due aspetti: se il contenuto è utile e coinvolgente e se l'app permette di usufruire dei contenuti con continuità, semplicità ed è in grado di offrire un’esperienza realmente smart.
Conversioni
Se l'obiettivo principale della vostra app è quello di vendere o condurre ad altro tipo di azioni come registrazioni o abbonamenti, esse andrebbero rilevate in un dato periodo di tempo. Attenzione a tenere presente che una sola azione di questo tipo non consente previsioni in termini di lifetime value.
Fatturato per utente
Il fatturato per utente è spesso trascurato, invece indica il valore complessivo di un utente per il vostro business.
Social share
Se l'app che volete promuovere è content-oriented, gli acquisti in-app non sono veri e propri indicatori. Piuttosto importante invece è la condivisione che ne fanno sui loro account social. Tutti sanno che condividere significa approvare, significa interesse per i contenuti e diventa un modo per accrescere il word of mouth e formare una comunità attorno al proprio brand.
Retention rate
Ora parliamo di fidelizzare il cliente, un'attività non facile ma alla quale è bene ambire, anche nel mobile. Il terreno delle app, in effetti, non si prospetta semplice da trattare e la fidelizzazione fatica un po' ad attecchire. Stando ai dati sembrerebbe che il 65% degli utenti di un'app ne interrompa l'uso dopo non più di tre mesi dall'installazione. Non buone notizie di certo, ma ora che lo sapete potete procedere al monitoraggio e capire con questo ottimo indicatore quanto i clienti sono in realtà coinvolti.
Costo di acquisizione di un cliente
Per capire qual è il costo di acquisizione di un cliente è necessario conoscere come gli utenti esistenti sono entrati in contatto con la vostra app. Gli app stores sono solo uno dei canali, l'incontro potrebbe avvenire con search engine advertising, ricerca organica, consigli in-app e social network: strumenti diversi che hanno prezzi differenti. Questa metrica, accompagnata a una strategia di corretta attribuzione, delineerà nel tempo il modo più efficace di raggiungere il pubblico.
User experience
Non dimenticate che alla fine di tutto c'è sempre la felicità dell'utente e la sua user experience, non la vostra. Se l'app che avete lanciato non lo soddisfa, se ne andrà. Difettose UI (User Interface), bug e crash non lo conquisteranno e per questo è importante tenere sempre sotto controllo i commenti degli utenti per capire cosa ne pensano.
Nella corsa al mobile engagement oltre al download della propria app c'è di più!
Tanti tasselli che, messi insieme, sono in grado di assicurare un successo enorme. Certo, non è facile, però se prima eravate preoccupati che i download della vostra app mobile erano troppo bassi, ora potreste scoprire che dietro a quel numero spaventoso si nascondono invece buone notizie!
Ma attenzione, perché può valere anche il contrario!