Uno degli ambiti in cui l'Internet of Things può esprimere il suo (enorme) potenziale è senza dubbio la domotica: la casa intelligente si diffonderà, presto o tardi ma inesorabilmente, dappertutto, e fra qualche anno ci sarà talmente familiare da non poter concepire la vita senza (un po' come succede oggi con gli smartphone, no?).
La prova di questa affermazione sta nel moltiplicarsi delle startup il cui core business sta nel campo dell'Internet of things in salsa domestica: Almadom.us è una di queste.
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Almadom.us è un progetto di Digital Magics, venture incubator quotato su AIM Italia, e si pone l'obiettivo di rendere semplice l'integrazione della domotica e dell'IOT in piccoli appartamenti, uffici e case vacanze: il prodotto proposto dalla startup infatti non richiede installazioni e costosi lavori in casa. Il sistema si inserisce all'interno delle scatole elettriche e, come ogni sistema domotico che si rispetti, permette il controllo di tutte le funzioni principali della casa - luci, termostati, prese, tapparelle - attraverso smartphone, tablet, pc, comandi touch e addirittura comandi vocali.
L'obiettivo di Almadom.us è unire alla comodità della domotica un notevole risparmio energetico. L'ambizione è quella di ridurre le bollette di luce e gas dalle 300 alle 700 euro all'anno: grazie ai sensori di presenza e al monitor di controllo dell'energia, è possibile limitare l'accensione delle luci solo quando strettamente necessario e tenere costantemente d'occhio i consumi.
Almadom.us ha a cuore anche la sostenibilità ambientale: un altro obiettivo di questo sistema di home automation è la riduzione delle emissioni di anidride carbonica di circa 700 kg (stima fatta per un appartamento di 100 metri quadri).
La startup sta raccogliendo molto interesse in giro per l'Europa: il 24 e il 25 giugno scorsi ha partecipato all'Alpine High-tech Venture Forum tenutosi a Losanna, mentre lo scorso anno è stata selezionata per il programma primaverile del Lisbon Challenge, grazie al quale i componenti della startup hanno passato tre mesi a Lisbona tra workshop ed eventi.
Vista la crescita dell'Internet of Things (nel 2014 il mercato italiano ha raggiunto gli 1,55 miliardi di euro), non ci resta che guardare con curiosità a questa startup, con la consapevolezza che ben presto anche la nostra casa diventerà sempre più intelligente.