©VIsLab
Comprata da Ambarella Inc. Per 30 milioni di dollari.
Ecco la pregevole exit di VisLab, realtà affermata a livello mondiale nel campo della percezione ambientale, applicata con successo nei settori dell'automotive, della domotica e della sorveglianza.
VisLab, voglio il meglio
Con questo investimento, il leader mondiale nella compressione di immagini e video acquisisce 7 anni di studi e ricerche specialistiche nel campo della visione artificiale e dei sistemi intelligenti.
Le applicazioni commerciali più interessanti sono legate alle automobili, dall'assistenza al pilota all'automazione completa del processo di guida. Quest'ultima tecnologia è già stata testata con successo nel 2010 con il progetto Porter, in cui un veicolo ha percorso autonomamente 13.000 chilometri dall'Italia alla Cina, e nel 2014 con l'ultimo prototipo: Deeva.
La complementarietà dell'azienda della Silicon Valley con lo spin-off dell'Università di Parma è la stessa che sussiste tra hardware e software: Ambarella lavora con il silicio, e dunque con i microchip, che ben presto lavoreranno sulla base degli algoritmi sviluppati da VisLab.
Alberto Broggi, general manager di Vislab, sottolinea come questa partnership permetterà ai tecnici di muoversi "a velocità diverse da quelle che avevamo prima" per passare dallo sviluppo di nuovi prodotti al loro lancio sul mercato.
Punta di diamante il sistema di guida automatico per auto, che grazie ad un sofisticato controllo video è in grado di competere con concorrenti d'eccezione come la Google Car.
Altolà cervelli in fuga
Loris Borghi, rettore dell'Università di Parma, sottolinea invece come l'acquisizione sia avvenuta "con l'impegno concreto" di lasciare le attività riguardanti "l'auto senza autista" di base al campus dell'Università.
La costruzione dei nuovi laboratori destinati agli studi per conto di Ambarella è prevista per ottobre, ed essi ospiteranno gli scienziati ed il personale nostrani, unitamente a quelli provenienti dagli Stati Uniti.
"Manteniamo il gruppo di ricerca qui a Parma", conferma Broggi, riferendosi in particolare ai 30 ricercatori parmigiani assunti dal colosso americano.
Accanto al piano occupazionale, spicca anche quello economico: dall'investimento di 500 euro nel 2008, l'ateneo parmense ottiene un ritorno di 2 milioni di dollari, che verranno prontamente reinvestiti al suo interno per fronteggiare le necessità degli studenti e della ricerca.
Ciliegina sulla torta sono le 5 borse di dottorato finanziate interamente dalla Ambarella.
Complimenti dunque a VisLab per aver ottenuto l'exit più alta del 2015, e i migliori auguri ai nuovi assunti da Ambarella, perché possano portare a compimento i loro progetti e mitigare così gli incidenti stradali dovuti al fattore umano.