Se tu, Ninja che stai leggendo questo articolo, hai l’intuito di Steve Jobs nell’anticipare i bisogni dei clienti, puoi tranquillamente chiudere tutto e dedicarti alla tua seduta di meditazione, in attesa della prossima folgorazione. In tutti gli altri casi, eccoci pronti a scoprire insieme come il data-driven marketing può darti una mano e perchè sarà sempre più importante.
Cos’è il data-driven marketing
Il data driven marketing consiste nell’utilizzo dei dati riguardanti i clienti al fine di comprendere al meglio le loro esigenze e, di conseguenza, progettare una strategia e un’esperienza migliore e ottimale per i clienti stessi.
I dati a cui affidarsi possono riguardare informazioni sulla navigazione, localizzazione e dati informatici più in generale, ma anche dati più "fisici", come la frequenza di visita a un punto vendita, scontrino medio e via dicendo. Se hai un negozio fisico, dunque, non credere che non ti sia utile applicare un po’ di data-driven marketing: capisci come si comporta il tuo cliente e vedrai la differenza!
A cosa serve il data-driven marketing
In una parola: personalizzazione. Il marketing guidato dai dati serve a dare all’utente (o al cliente, se siamo in un negozio fisico) un’esperienza unica, basata sulle proprie preferenze e sulle proprie esigenze. Come? Una homepage diversa per ogni cliente, a seconda dell’utilizzo che ognuno fa di un sito web. Per un sito di ecommerce, per esempio, mettere in luce solo le categorie di prodotto di cui il cliente si interessa. Avete mai notato che nella homepage di Amazon c’è proprio quel portatile di cui vi siete innamorati?
La personalizzazione dell’esperienza non è solo una feature in più di cui può pensare di dotare il tuo business, ma una specifica richiesta della maggior parte dei clienti. Sempre più utenti, infatti, si aspettano che la propria esperienza sia personalizzata. In caso contrario, la loro soddisfazione sarà minore e rischierai addirittura di perderli!
Dove è l’equilibrio?
Tutto vero, ma c’è l’altro lato della medaglia. Sì, perchè se da una parte i clienti vogliono un’esperienza customizzata, dall’altra il rilascio di dati durante la propria esperienza, di acquisto e non, fa sempre storcere il naso ed è visto con un po’ di diffidenza.
Cosa fare allora? Trovare un giusto equilibrio è fondamentale, ma ancor più importante è spiegare all’utente a cosa serviranno i suoi dati e non richiederne più di quanti se ne hanno bisogno. Per essere più chiari: chiedi solo i dati che sarai sicuro di utilizzare e spiega cosa ne farai.
Ovviamente, per fare questo, ti servirà aver stabilito una strategia di data-driven marketing prima di metterti all’opera. E un’altro buon accorgimento è includere nella strategia un sistema di protezione dei dati: mettere al sicuro le informazioni dei propri utenti è il primo modo di guadagnare la loro fiducia.
Insomma, lanciarsi nel data-driven marketing è un’ottima strategia, anche per un piccolo business, per innovare e aumentare la soddisfazione dei clienti.
Nell’infografica qui sotto, abbiamo raccolto tutti i dati utili per cominciare a prendere familiarità con questo mondo. Enjoy!