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Il 2015 sarà certamente un’anno da ricordare per Instagram soprattutto per l’introduzione della piattaforma di advertising e per il raggiungimento dei 400 milioni di iscritti, superando Twitter. Ma chi sono e come si comportano gli Instagramers? Una ricerca condotta da Iconsquare che ha coinvolto circa 7 milioni di persone ci aiuta a individuare il profilo dell’utente tipo, con un’occhio in particolare alla situazione italiana.
Instagram, ovvero il paradiso dell’engagement
Nonostante dal 2014 ci sia stato un calo delle pubblicazioni medie al mese per utente, dall’altro lato la quantità di interazioni è praticamente raddoppiata, mettendo in luce la constatazione che su Instagram più pubblichi e meno coinvolgi. Questo rapporto infatti trova piena corrispondenza nella relazione fra il numero di post giornalieri e al livello di coinvolgimento della propria fanbase che si attesta al 7% per gli account che pubblicano massimo una volta al giorno, mentre crolla al 2,40% quando ci sono più di 3 pubblicazioni al giorno. Riconsideriamo dunque la rilevanza della ’scalata' alla news feed nella nostra strategia, forse è meglio spalmare i contenuti su più fasce orarie (sapevi che il picco delle interazioni è fra le 20 e le 21?) invece di pubblicare ad alta frequenza.
L’alto coinvolgimento rende Instagram l’ambente ideale per la realizzazione dei concorsi, e gli utenti hanno una grande voglia di essere coinvolti in prima persona visto che la modalità di partecipazione preferita è la creazione di contenuti specifici accompagnati dall’hashtag ufficiale o dalla menzione della brand page.
Un brand su Instagram è per sempre
A differenza di piattaforme basate sui contatti personali o sugli interessi - dove la presenza del marchio rischia sempre di essere intrusiva - gli utenti di Instagram non solo cercano attivamente i brand preferiti, e il 70% degli intervistati l’ha già fatto, ma probabilmente percepiscono i contenuti proposti come un elemento naturale della loro esperienza se fra coloro che hanno effettuato la ricerca solo il 21% non ha poi seguito l’account aziendale. L’aspetto più interessante della relazione fra utenti e brand su Instagram è che questo canale favorisce soprattutto un rinnovamento dell’immagine aziendale attraverso un’ampliata percezione di accessibilità e modernità, come indicato rispettivamente dal 51% e dal 47% degli intervistati.
Instagram all'italiana
Guardando i dati su scala globale, Instagram centra perfettamente il target dei Millenials con il 73% degli utenti fra i 15 e i 35 anni, composto perlopiù da un pubblico con un alto grado di istruzione e femminile. Un profilo che suggerisce come mai i settori più popolari di Instagram sono la moda, la decorazione d’interni e i prodotti culturali. La vera sorpresa è che in Italia le cose cambiano completamente: tra le 38 nazioni analizzate è l’unica in cui ci sono più Instagramer uomini (54%) che donne. E a differenza della media globale, sono perlopiù professionisti e single. Gli italiani su Instagram non si dimostrano interessati a seguire celebrità o programmi televisivi, e ai video preferiscono le foto che rimane certamente il formato più distintivo del social.