Secondo un articolo di P. Gorski del 2001 sul digital divide, la maggior parte delle diseguaglianze di genere nella società moderna sono replicate anche online. A distanza di quindici anni da quelle considerazioni cosa è cambiato in Italia? La settimana del Rosa Digitale proverà a dare una risposta a questo e ad altri quesiti dal 7 al 13 marzo, in occasione della festa della donna.
Donne e digitale, un binomio ancora difficile da realizzare o una realtà?
La settimana a tema, organizzata da Rosa Digitale, movimento nazionale contro il divario di genere in ambito tecnologico e informatico, ci conduce in un viaggio iniziatico verso le pari opportunità, coinvolgendo associazioni, professionisti, aziende, gruppi informatici e tecnologici di ogni regione italiana.
Gli eventi di questi sette giorni dedicati alle donne, i Petali rosa, sono rivolti a bambine, donne e anziane, ma anche a tutti gli uomini che vogliono avere uno sguardo più completo sul mondo digitale.
Per ogni regione due referenti socialmente attivi nel campo informatico e tecnologico, uno maschile e uno femminile, come simbolo di pari opportunità, che si accorderanno per rappresentare il movimento Rosa Digitale all’interno del territorio italiano e per pubblicizzare i Petali rosa del proprio territorio.
Eventi come se piovessero Petali rosa
Le giornate di incontri e workshop saranno incentrate sulla storia delle grandi donne che hanno contribuito a rendere meno profondo il gap tra la figura femminile e il mondo informatico e tecnologico, ancora prerogativa dell’universo maschile nell’immaginario comune, e vedranno come protagoniste tutte quelle donne che tuttora cooperano attivamente per la società, rendendola più innovativa.
Gli argomenti sui quali si muoveranno le relatrici di questo appuntamento in rosa saranno programmazione, libreoffice, web marketing, software libero, graphic design, web design, perché anche qui le donne ci sono e si vedono.
I Petali rosa si svilupperanno attraverso progetti online, workshop, talk, seminari e laboratori dal vivo indipendenti e organizzati in autonomia dalle aziende, dalle associazioni e da tutti coloro che operano nel campo tecnologico e informatico.
Da un lato Google che punta allo sviluppo della visione femminile del web e del digitale grazie a progetti come madewithcode, dall’altro, le community social esclusivamente in rosa come Socialgnock, e gli esempi di grandi talenti imprenditoriali femminili come Marissa Mayer, CEO di Yahoo!, o l’italiana Mariarita Costanza, propongono oggi una sfida sempre più necessaria e urgente per le pari opportunità, in cui le regioni italiane si congiungeranno per abbattere il divario di genere.
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Gli appuntamenti Rosa Digitale in tutta Italia
GeekGIRLS...play your pink game! È il titolo dell’appuntamento di Lipomo, provincia di Como, che si terra il 12 marzo e che sarà dedicato a bambine dai 7 agli 11 anni con un laboratorio CoderDojo, perché digitale in rosa si diventa da piccole.
Laboratori di programmazione, sviluppo e modellazione 3D aspettano le donne di Trento, mentre a Venezia “Il mio angolo nel web” sarà dedicato alle le studentesse degli ultimi anni delle scuole superiori. Perché aprire un proprio sito? Per condividere i propri interessi, o le collezioni di fotografie, o le ricette di casa, o le riflessioni sui libri letti, o semplicemente per esporre le proprie riflessioni. E per dialogare con altri. Un’operazione semplice che le ragazze impareranno a fare con WordPress.
Il Petalo rosa di Modena sarà fatto di laboratori di programmazione, grafica, animazione al CoderDojoModena e a Genova il tema “Computer da incubo” sarà il filo conduttore dell’appuntamento durante il quale ragazze dai 14 ai 19 anni si confronteranno con il pensiero algoritmico e con l’idea che questo è implicitamente utilizzato da ciascuno di noi nella soluzione di problemi quotidiani, avvicinandosi così al coding, sfatando il mito che i computer e la programmazione siano un incubo.
Al CoderDojo Zero Branco di Treviso il 12 marzo i ragazzi avranno l’opportunità di seguire un laboratorio di informatica e programmazione, un laboratorio di Scratch per imparare a programmare un videogioco e laboratorio di Sketchup per imparare la modellazione in 3D.
"Una donna per AMICA", Ambienti Virtuali Immersivi per la Comunicazione dell' Artigianato Artistico è il tema dell’appuntamento del 10 marzo a San Giuliano Terme, Pisa.
Raspberry pi e varianti – clusters applications and open source software, dalla nascita dei single board computer al loro uso con il software open source e il software open source e il divario digitale e sociale contemporaneo saranno i temi affrontati da “Do the rose dream of electric sheeps?”, il Petalo rosa organizzato a Roma dall’Ass. Linuxshell Italia.
Al CoderDojo di Sarno (Salerno) ragazzi dagli 11 ai 13 anni impareranno come programmare un videogame, mentre “Libertà in rosa. Album delle grandi esponenti Open Source” sarà l’argomento del Petalo Rosa Online di Abbasanta, in provincia di Cagliari.
Due eventi in Puglia, con il Pink Digital di Taranto, dedicato a donne, innovazione e digitale, con un focus particolare sul lavoro, uno degli aspetti più complessi del digital gap di genere e che sarà affrontato con spunti per l’autoimprenditorialità e per il miglioramento del CV, facilitando l’incontro domanda/offerta.
Il secondo appuntamento con un CoderDojo Rosa a Torre Santa Susanna (BR), durante il quale si lavorerà in coppia (ragazzo/ragazza) e si dovrà costruire una storia su Scratch avente come tema l’uguaglianza, nelle sue mille sfaccettature.
Lo GnuLinuxMeeting è, invece, uno dei due Petali rosa siciliani, una due giorni per testimoniare l’impegno nella divulgazione digitale e per la parità di genere a Palermo, parallelo all’evento siracusano “Donne e professioni digitali: un binomio vincente!”.
Ulteriori informazioni sul sito web di Rosa Digitale o seguendo l’hashtag ufficiale #rosadigitale.