Il food è diventato uno dei topic più importanti fra quelli trattati dagli utenti dei social network: anche per questo non è strano osservare la nascita di spazi dedicati a trattare il tema del cibo, su ogni piattaforma social che si rispetti.
Fra queste, una menzione marticolare merita la pagina Facebook Tasty, che con i suoi 41.463.730 fan è difficile non conoscere.
Figlia di Buzzfeed, la pagina è nata il 31 luglio del 2015 e già pochi mesi dopo è riuscita a conquistare il cuore, o forse lo stomaco, degli utenti.
Il suo segreto? I video, realizzati con una logica innovativa rispetto al normale trattamento riservato ai temi culinari.
Le ricette, infatti, sono raccontate con un montaggio rapido e veloce, che rende più accattivante il risultato.
In pochi secondi vengono mostrati gli step fondamentali della preparazione del piatto accompagnati da grafiche minimal che indicano ingredienti e quantità.
I piatti sembrano semplici e alla portata di tutti. Il risultato sembra proprio delizioso: un invito a provare! L’inquadratura è sempre dall’alto, tranne nel finale, dove il risultato viene mostrato in tutta la sua bontà: il piatto, qualsiasi esso sia, viene aperto per mostrare il ripieno.
In una parola: #FoodPorn.
Tasty, Proper Tasty e Tasty Demais
Sull’onda del successo, Buzzfeed ha lanciato Proper Tasty, una pagina di video ricette un po’ più sofisticate, di stampo anglosassone, aperta il 15 dicembre 2015 e con oltre 7 milioni di fan, e Tasty Demais, una pagina che si rifà alla tradizione portoghese che ha visto la luce il 16 febbraio scorso e che ha già 717.453 follower.
Le ricette generaliste della pagina originale vengono declinate e raffinate, per un target più specifico.
Quello che insegna Buzzfeed, in particolare con Tasty, è che un contenuto di valore in grado di differenziarsi e offrire un'esperienza originale al fruitore, è altamente probabile venga condiviso sui canali social. Alla gente il cibo interessa e vuole scoprire nuovi modi per preparare ricette di confort food: non solo cibo gustoso, ma quello vicino più vicino alla propria cultura e ai ricordi d’infanzia.
A confermarlo è proprio Frank Cooper, Chief Marketing Officer di Buzzfeed: “Le persone amano i cibi gustosi e quelli che ricordano loro l’infanzia, il comfort food, o il cibo che li riporta ad una loro un’esperienza”.
Niente di più vero, come dimostra il video di Tasty più condiviso.
Chi non conosce la pizza? La sua ricetta è nota, eppure con il format di Tasty la sua preparazione risulta essere, oltre che più creativa, anche più semplice.
Il risultato è immediato, anche in termini di performance: l'utente è motivato a condividere il video (per esempio con una persona cara, magari per prepararlo insieme) per il carattere differenziante ed emozionale del contenuto, che ne certifica l'autenticità e il valore.
Un format nato per la condivisione
La sua grande popolarità, però, dipende dal format particolarmente adatto a Facebook.
L’autoplay aiuta e favorisce la fruizione del video, perché, quando si scorre il proprio feed, vedendo il video che parte e che gioca con gli ingredienti preferiti, “costringe” a fermarsi e guardarlo, magari spingendo l'utente a chiedersi come andrà a finire la ricetta. Lo stesso non accadrebbe se si dovesse cliccare per far partire il filmato, nonostante la breve durata.
Molti utenti non sanno che Tasty, Proper Tasty e Tasty Demais fanno parte di Buzzfeed, anzi, molti ne rimangono sorpresi.
Andando sul sito non c’è nessuna pagina che riporti a Tasty, anche se si va nella sezione Food.
Questa è una scelta forte e significativa che afferma, ancora una volta, come Tasty sia un'azione a tutti gli effetti ispirata dalle strategie di content marketing.
L'obiettivo di Buzzfeed, infatti, contrariamente ad altre testate online non è soltanto veicolare il traffico sul sito, ma sviluppare un format di contenuto altamente qualitativo che faccia letteralmente "saltare sulla sedia" l'utente ("Ah, ma questa roba l'ha fatta Buzzfeed?").
Dati
Il bug: la sostenibilità economica
Nonostante numeri così alti, le pagine sul modello non hanno sviluppato un modo sicuro di fare business. È difficile riuscire a rendere redditizia la popolarità dei video su Facebook. I costi di produzione sono alti, troppo.
Frank Cooper ha affermato l’intenzione di intraprendere un’attività di native advertising, che sorge quasi spontanea quando si tratta di cibo e bevande. Staremo a vedere.
Intanto la foodporn-mania dilaga e anche testate come Wired iniziano a puntare su questo tema: di recente, infatti è nata la pagina Wired Food, che condivide video e gif ad alto tasso calorico, ma provenienti da altre pagine.
Scorrere il proprio newsfeed non sarebbe più le stesso senza i video di Tasty, vero?
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