Alcuni tra i motivi che spingono un’azienda a fare marketing online sono: la costruzione di un’identità forte e coerente, la creazione di una community attiva e l’aumento delle vendite. Molto utilizzati, per questi scopi, sono i social network. Primi fra tutti Facebook e Twitter che, già da anni, sono parte integrante delle strategie di marketing aziendale.
Quello che è interessante notare, però, è che oltre a questi “affermati colossi”, è da un po’ di tempo che le imprese si sono rese conto dell’enorme potenziale di cui gode la comunicazione visiva e quindi di Instagram.
LEGGI ANCHE: 4 tool per sfruttare al massimo il potenziale di Instagram
La piattaforma di foto sharing, che oggi vanta più di 400 milioni di utenti attivi nel mondo, rappresenta un canale che, se ben utilizzato, può permettere alle imprese dei ritorni non indifferenti. Capiamo meglio come attraverso l'esempio di tre aziende che hanno fatto di Instagram lo strumento di marketing primario.
Frank Body, il personaggio dell’azienda skin care più amato dalle donne
Frank Body è un’azienda australiana che realizza prodotti per la cura della pelle. Nota per i suoi scrub a base di caffè, l’azienda è un ottimo esempio di come si possano ottenere enormi benefici investendo tempo e ingegno nell’uso di Instagram. Come spiega il cofondatore Erika Geraerts: “l’uso del social network ha permesso di connetterci con i nostri clienti in modo diretto e senza dover sostenere i costi elevati di una pubblicità tradizionale. In tre anni la pagina ha ottenuto ben 683 mila follower e questo è stato fondamentale per le vendite”. Dal suo lancio, infatti, la società australiana è riuscita a vendere 1,5 milioni di prodotti in 149 paesi del mondo.
Ti starai sicuramente chiedendo: “come ha fatto una startup di prodotti di bellezza (apparentemente uguale a milioni di altre) a raggiungere questi risultati?”
Basta visitare la sua pagina Instagram per trovare una risposta.
Partiamo da Frank, la voce dell’azienda, un personaggio inventato per comunicare con il pubblico. È divertente, ha senso dell’umorismo, ama i doppi sensi e l’essere sincero. Tra una spiegazione e l’altra del prodotto, non si fa mai mancare una battuta in grado di coinvolgere e fidelizzare i suoi clienti.
Frank ci insegna come un’azienda, per utilizzare in modo profittevole Instagram, dovrebbe avere ben chiare le qualità che la contraddistinguono e cercare una strada per "incanalare" queste qualità, nel miglior modo possibile, attraverso la comunicazione online.
Ouai, l’haircare delle celebrities
Ouai è un brand che realizza prodotti per la cura dei capelli (integratori, shampoo, balsamo e molti altri ancora). Nato dalla mente della famosa haistylist Jen Atkin, ancor prima che i prodotti arrivassero nei negozi per la vendita, la Atkin stava già utilizzando Instagram come strumento per il lancio della sua attività.
Grazie anche alla conoscenza di attori famosi e alla realizzazione di un blog personale, Mane Addicts, che già contava 1,3 milioni di lettori, ad oggi la pagina Instagram di Ouai conta 69,9 mila follower.
Qual è stato il segreto del successo?
La sua strategia di marketing è stata parlare anche delle esperienze personali dell'hairstylist, raccontando i suoi viaggi e la vita di tutti i giorni. Gli scatti del lavoro sul set hanno sicuramente contribuito ad aumentare la curiosità degli utenti verso la pagina.
Se a ciò aggiungiamo un’accurata spiegazione dei prodotti e del miglior modo attraverso cui utilizzarli - per “creare una comunità dove le donne possano trovare soluzioni ai loro problemi di capelli e sentirsi ispirate”, come ci dice la fondatrice Jane - allora possiamo dire che “ha proprio fatto tombola”!
Onepiece, l’abbigliamento perfetto in qualsiasi occasione
Onepiece è un’azienda di abbigliamento norvegese, fondata 9 anni fa e nota per la produzione di tute per ragazzi e adulti. Lo sbarco dell’azienda sulla piattaforma di foto sharing ne ha aumentato la notorietà e permesso la diffusione oltre i confini nazionali. Oggi, infatti, la pagina Instagram è seguita da 190 mila follower e il brand è noto in molti paesi del mondo, compresi gli Stati Uniti.
L’idea su cui si fonda la comunicazione online è la volontà di rifiutare la moda, spesso scomoda, per celebrare la cultura “scansafatiche” o, se preferite, “del dolce far niente”. Basta, infatti, sfogliare gli scatti su Instagram per trovare chi mangia popcorn sdraiato a letto mentre guarda un film al computer, chi si gode una tazza di tè caldo il tutto "condito" da una grande quantità di celebrities che, in un momento di relax, indossando i capi di abbigliamento Onepiece.
Come afferma Casper Vasbotten, direttore marketing digitale, i fattori chiave che hanno determinato la costruzione dell’identità di marca sono stati “l’uso di una narrazione chiara e di un’immagine coerente”. A ciò si aggiunge la collaborazione di blogger e influencer internazionali che hanno offerto il loro contributo raccontando le “storie” di tutti i giorni nelle quali Onepiece è presente.
L’azienda norvegese è, dunque, un esempio di come attraverso la collaborazione di influecer noti al grande pubblico sia possibile creare una storia di marca sensata e ben fatta, in grado di coinvolgere clienti sempre nuovi in giro per il mondo.
Questi sono solo tre dei numerosi casi di aziende nelle quali l'uso di Instagram ha contribuito notevolmente a determinarne il successo. Anche se in questa sede non si aspira ad un'analisi esaustiva dello strumento, può risultare comunque utile ricordare qualche nuovo esempio da cui imparare e prendere spunto.