Da quando tutti si sono accorti che un contenuto di qualità può fare la differenza tanto per il motore di ricerca quanto per gli utenti, sono aumentate le news, approfondimenti, interviste, video e infografiche interamente dedicati al content marketing. E i brand stanno abbracciando sempre più questa filosofia: le aziende ormai si vedono non solo come inserzioniste, ma come veri e propri editori che lanciano prospettive e proposte di valore ai clienti per mantenere vivo il proprio marchio.
Ma, per andare incontro a questa nuova tendenza, si è perso un po’ il senso che si nasconde dietro la creazione di una strategia: l’analisi attraverso l’utilizzo dei big data.
Uno degli ultimi trend del Content Marketing riguarda proprio la capacità di distribuire big data ed informazioni agli utenti e permettere agli stessi di navigare ed interagire con i dati. Questa ancora nuova forma di analisi del buzz prodotto su Internet ha come fonte la crescente disponibilità di dati per scoprire e raccontare storie ottenendo visualizzazioni che siano convincenti. Il mondo dei Big Data offre l'opportunità di avere nuove intuizioni e di raccontare storie in modi nuovi, accattivanti e rilevanti. Basta saper cogliere l'occasione!
Big data e social buzz
Usufruire in real time dei trending topic ed avere accesso immediato alle notizie cui si è interessati rappresenta un ragionamento validissimo ed estendibile a qualsiasi settore merceologico e a qualsiasi canale, a partire proprio dai social media.
Siamo immersi in un mondo in cui tutto viene misurato, studiato e analizzato e tutto ciò è accompagnato dal sempre più potente motore dei social network che fungono da amplificatore per comunicare i risultati. Dall'osservazione e dall'analisi degli stessi, possono ricavarsi informazioni importanti per creare messaggi sempre più personalizzati e utili per i consumatori da intercettare e coinvolgere.
Esiste un tool, ad esempio, utile per scoprire i trending topic in real time del proprio sport preferito e avere l’accesso alle notizie di riferimento. È un esempio di contenuto che aggrega big data e social buzz dalla rete per fornire all’utente appassionato di sport o al giornalista sportivo informazioni rilevanti in real time. Si tratta di SportBuzz che si aggiorna dinamicamente in funzione del buzz nei social network relativamente a 10 sport analizzati: la grandezza delle bolle è correlata al quantitativo di buzz presente su quell’argomento (il buzz è estratto da Twitter). Ogni bolla cliccata permette all’utente di approfondire il topic mostrando i 3 articoli collegati a quel topic che hanno ottenuto il maggior numero di condivisioni nei social media, fornendo quindi risultati più rilevanti all’argomento. Utile per estrarre dati quantitativi e utilizzarli strategicamente in piani di comunicazione mirati.
5 vantaggi dell'approccio quantitativo ai dati
In effetti, indirizzare una strategia dei contenuti aprendo il forziere dei dati significa offrire qualcosa di nuovo ed originale ai clienti. Arriva da Harvard Business Review un'utile ricerca incentrata sui benefici di un approccio quantistico ai dati. Vediamoli subito.
1. Traffico
Le infografiche sono il tipo di contenuto che ha più probabilità di essere condiviso sui social, in modo da aumentare le visualizzazioni ed offrire un reale valore ai lettori diffondendo le proprie idee e il proprio messaggio. A differenza di un tipico post sul blog, una visualizzazione dei dati o un report ha più capacità di 'resistenza', soprattutto se si sceglie la parola chiave del titolo con attenzione in modo che l'articolo in questione si presenti ogni volta che gli utenti cerchino dei dati reali su un determinato argomento.
2. Valore
I dati raccolti costituiscono un valore per un’azienda. E’ dall’analisi dei dati che si colgono le opportunità e si trae supporto per i processi decisionali in modo tale che possano avere un grande impatto sull'attività, e più dati si hanno a disposizione più informazioni e valore si riescono ad estrarre.
Tuttavia, il solo volume dei dati non garantisce sufficientemente la 'qualità' dei dati. La veridicità e la qualità dei dati diventano pertanto dei requisiti fondamentali affinché i dati possano davvero “alimentare” nuove intuizioni, idee e costituire valore. L'aumento di brand che si posizionano come editori ha portato a un'esplosione del volume di contenuti disponibili online. Quando si creano dei contenuti che danno dei dati precisi, dei numeri freschi su un argomento rilevante, si sta offrendo un contenuto in grado di apportare un valore reale all’utente.
3. Autorità
La condivisione e l'analisi dei dati stabilisce l’autorità di un marchio rispetto ad un argomento. Se è possibile rilasciare un report o un'infografica che offre un nuovo introito su una serie di chiavi di tendenze, si diventa immediatamente degli esperti in quel determinato settore.
Per le aziende B2B, in particolare, mettere in mostra l’esperienza è spesso uno dei principali obiettivi di content marketing.
4. Apprendimento
La capacità di analisi dei dati è oggi importante per le aziende e molte le utilizzano per guidare le decisioni aziendali interne. Ma quando si inizia a condividere le metriche esternamente, è possibile ottenere una prospettiva del tutto nuova, perché si vedrà come altre persone rispondono e danno forma ai numeri offrendo una nuova prospettiva.
5. Trasparenza
Nel momento in cui i consumatori sono sempre più preoccupati per il modo in cui le aziende raccolgono e utilizzano i dati personali, il contenuto basato sui dati offre un modo per permettere alle persone di vedere come viene utilizzata concretamente questa informazione. La trasparenza non solo costruisce la fiducia, ma aiuta ad affrontare la preoccupazione più grande che riguarda il valore delle informazioni rilasciate. Molto spesso infatti si tende a pensare che si rilascino i propri dati senza ricevere nulla in cambio.
Aggregare i dati in modo da preservare la privacy dei singoli utenti, consente di far conoscere in maniera visibile ai clienti in che modo vengano utilizzati i loro dati.
Migliorare la Customer Experience attraverso i big dati
I big data possono dare inoltre una visione approfondita sui modelli di acquisto degli utenti e comportamenti on-line. Con questa conoscenza, il brand può concentrarsi sul migliorare l'esperienza del cliente.
Come sostiene Michael Abramow, direttore della strategia e Insight, Giappone e Asia Pacifico in Oracle:
"La qualità della customer experience potrà essere migliorata se un'azienda può rispondere rapidamente attraverso i canali corretti per gestire le aspettative dei propri clienti."
Utilizzare i dati significa quindi massimizzare le opportunità di coinvolgimento dei clienti; monitorare le tendenze per migliorare l'esperienza del cliente e semplificare il processo di acquisto o contatto. Eseguire analisi dettagliate, su grandi basi dati, consente alle organizzazioni di innovare i propri modelli di business per cogliere le sfide di un ambiente in continuo e turbinoso cambiamento.
Insomma la creazione di contenuti basata sui dati può risultare di vitale importanza per garantire il successo globale di un brand. Il suggerimento: Think data. Create content. Convert more. ;)