Anche Apple non è rimasta indifferente all'improvvisa e fortunata ascesa di Pokémon GO: ieri Tim Cook, CEO di Apple ha commentato a proposito confermando che la società sta lavorando sulla realtà aumentata:
"Abbiamo investito e continuiamo ad investire molto in questo," ha dichiarato. "Abbiamo l'AR tra le nostre priorità per il lungo termine: pensiamo che per i (nostri) clienti ci saranno grandi cose e una grande opportunità commerciale."
Pokémon GO, secondo le previsioni, potrebbe generare 3 miliardi di dollari per Apple per i prossimi due anni: per questo motivo Tim Cook pensa che per Apple sia fondamentale trovare soluzioni tecnologiche sempre più innovative per la felicità dei giocatori.
La dichiarazione di Tim Cook arriva per rassicurare gli investitori in seguito la notizia che le vendite di iPhone sono diminuite per il secondo trimestre consecutivo. Parlare di nuove tecnologie e di pianificazioni future serve ad Apple per generare nel mercato una maggiore fiducia nel futuro.
Apple ha comunque già molti vantaggi rispetto ai competitor riguardo all'avanzare delle app in realtà aumentata: in primis, l'ultimo dato annunciato dall'azienda di Cupertino, che prevede la vendita del miliardesimo iPhone entro questa settimana, ci ricorda che il numero di dispositivi iOS è davvero rilevante.
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Inoltre la maggior parte di questi, stanno già utilizzando processori a 64 bit, che sono infatti disponibili in iPhone 6, 6S, dispositivi della serie iPhone SE, e negli ultimi iPad. Infine, i suoi device sono destinati a diventare ancora più potenti entro la fine dell'anno con l'arrivo del tanto chiacchierato iPhone 7.
Questi processori offrono una potenza più che sufficiente per sfruttare le tecnologie di base come QuickTime, OpenGL, OpenCL, Core Audio, Quartz Composer, Video core e Core Animation e per garantire un buon funzionamento delle API legate all'accelerometro. Inoltre il display e le caratteristiche della fotocamera rendono sicuramente molto felici i giocatori di Pokémon Go.
Anni di investimenti
Sappiamo che l'azienda ha esplorato il mondo della realtà aumentata per anni: la società detiene numerosi brevetti legati alla realtà virtuale e nel 2015 ha acquistato Metaio, azienda sviluppatrice in ambito AR. Più di recente ha acquistato anche Flyby Media, Faceshift e Emotient. Infine molti rumors parlano della ricerca di professionisti in questo campo per assunzione all'interno di Apple.
Le dichiarazioni di Tim Cook sulla realtà aumentata non sono casuali: sono un chiaro invito per produttori e sviluppatori in quanto Apple è la piattaforma di distribuzione globale per contenuti mobile vincenti.
In questo momento Apple sembra rivolgere soprattutto la propria attenzione all'AR, piuttosto che alla realtà virtuale (VR). ma il suo futuro molto presumibilmente prevede soluzioni che possano implementarsi in quello che già facciamo nella vita quotidiana, dalla casa al settore della salute e della cura della persona, dal gaming alle automobili.
Verso il futuro senza fretta
La realtà aumentata e l'intelligenza artificiale ad oggi erano considerati un discorso molto lontano per Apple, che di fatto è un produttore di hardware che tende a non abbracciare una nuova tecnologia fino a quando non la crede matura. E l'abitudine di Apple di tacere fino a quando non ha un prodotto finito da mostrare - in contrasto con i rivali come Google - non ha di certo aiutato in questo senso.
Al momento Apple è in una posizione "strana": vuole che il mondo sappia che sta lavorando sulla realtà aumentata, ma non mostra nulla in anteprima. D'altro lato Apple ha mostrato in passato il risultato dei suoi sforzi nel campo dell'intelligenza artificiale, dove è stata un pioniere grazie al suo assistente digitale Siri: l'implementazione della tecnologia di intelligenza artificiale è un aspetto fondamentale per Apple e viaggia a pari passo con la cura rivolta alla user experience, secondo Tim Cook.
Intanto i possessori di iPhone possono continuare tranquillamente la loro caccia, consapevoli che Apple sta lavorando per rendere la loro esperienza di gioco ancora più emozionante.