WhatsApp for Business? Non dovrebbe essere una sorpresa. Dopo la recente introduzione della pubblicità a pagamento su Instagram, il prossimo sulla lista non poteva che essere l'app di messaggistica mobile acquistata da Zuckerberg per 15 miliardi di euro.
La notizia arriva direttamente dal blog ufficiale di WhatsApp, con un incipit che va a toccare uno dei nervi scoperti di ogni app e sito nel Web, i dati personali:
Oggi per la prima volta in quattro anni abbiamo aggiornato i termini e l'informativa sulla privacy di WhatsApp.
Insomma, dopo innovazioni indubbiamente positive come la crittografia end-to-end, le chiamate direttamente dall'app e la possibilità di accedere all'account da fisso, ecco quello che appare come il rovescio della medaglia.
WhatsApp e la privacy
Le persone possono talvolta essere superficiali nel concedere ai software l'accesso ai propri dati personali, ma appena un colosso come la popolare app di instant messaging pronuncia (scrive) la parola magica, in molti drizzano le antenne. È già successo nel 2014: quando WhatsApp è stata acquisita da Facebook, il co-fondatore Jan Koum ha dovuto rassicurare gli utenti scrivendo che "Il rispetto per la vostra privacy è codificato nel nostro DNA, e abbiamo sviluppato WhatsApp con l'obiettivo di entrare in possesso del minor numero possibile di informazioni personali".
A maggior ragione, l'annuncio che Facebook potrà accedere ai numeri di telefono collegati al profilo WhatsApp suona come un tradimento.
La ragione dietro a questa scelta è nella possibilità di "testare i modi in cui le persone potranno comunicare con le imprese nei prossimi mesi", il che conferisce anche un orizzonte temporale all'implementazione pratica di quanto preannunciato nella nuova privacy policy.
Il prossimo futuro sarà all'insegna della sperimentazione, che includerà servizi connessi alla possibilità di "ricevere informazioni dalla banca circa transazioni potenzialmente fraudolente, o ricevere notifiche da una compagnia aerea su un volo in ritardo", comunicazioni che oggigiorno vengono tipicamente inviate via SMS.
Come accettare o rifiutare la condivisione di dati
Non mancano tuttavia le rassicurazioni: banner pubblicitari e spam non perturberanno le chat. Le future possibilità commerciali per le aziende prevedranno piuttosto la possibilità di inviare direttamente messaggi alle persone che utilizzano WhatsApp.
La crittografia end-to-end continuerà a garantire che le chat rimarranno private:
Nessun altro potrà leggerli. Né WhatsApp, né Facebook, né nessun altro. Non invieremo né condivideremo il tuo numero di WhatsApp con altri, incluso su Facebook, e continueremo a non vendere, condividere, o dare il tuo numero di telefono agli inserzionisti.
Altresì, l'aggiornamento dei termini d'uso verrà notificato agli utenti, chiamati ad accettare la condivisione di dati con Facebook, oppure a rifiutarla dopo aver letto le nuove condizioni per esteso e aver tolto il segno di spunta al termine delle stesse. Sarà inoltre possibile disattivare l'opzione in un secondo momento, accedendo a Impostazioni > Account e de-selezionando la voce "Condividi Info Account".
Attenzione però! Quest'ultima possibilità sarà attiva solo per 30 giorni!
I benefici dichiarati includono invece una riduzione dello spam e un'esperienza di navigazione in Facebook, che presenterà annunci pubblicitari più pertinenti.
LEGGI ANCHE: Il problema della segmentazione politica e religiosa di Facebook
In attesa di vedere sui nostri schermi i futuri sviluppi, possiamo tenerci aggiornati leggendo le FAQ predisposte per fugare ogni dubbio sull'uso dei nostri dati personali.
Voi siete convinti?
Fatecelo sapere sulla nostra fan page!