"Mettici un hashtag": frase a cui siamo abituati da un po'. Sempre più utenti non riescono a fare a meno dell'utilizzo del cancelletto sui propri account social, talvolta non avendo del tutto chiaro il ruolo ed il corretto utilizzo degli stessi.
Dall'altra parte perfino per le aziende questa scienza degli hashtag rimane un mistero, quindi la domanda è questa: " A cosa servono veramente gli hashtag e come poterli sfruttare al meglio per il vostro business?"
Il ruolo pricipale di un hashtag, come dice la parola stessa hash (cancelletto) + tag (etichetta), è quello di etichettare, categorizzare il contenuto postato sui social network in modo che sia facilmente raggiungibile dagli utenti.
Introdotto da Twitter nel 2009, rappresenta uno dei grandi punti di forza di questo social, in quanto permette di dividere le discussioni della community per argomenti di interesse, oltre ad evidenziare i topic trend, ovvero le discussioni di tendenza. Sulla scia di Twitter gli hashtag sono poi stati adottati anche da Instagram, da Pinterest ed infine da Facebook a partire dal 2013.
È chiaro come queste etichette siano uno strumento irrinunciabile per le vostre strategie social, di seguito alcuni consigli per utilizzarli in maniera efficace, sfruttando al meglio le loro grandi potenzialità.
1. La regola KISS (keep it short and simple)
Innanzitutto un hashtag deve essere corto e semplice in modo tale da poter essere ricordato facilmente e poter agevolare la ricerca da parte degli utenti. Nel caso in cui vengano inserite più parole è bene distinguerle da una lettera maiuscola che faciliti la lettura, oppure, nel caso in cui esso risulti troppo esteso, preferire l'utilizzo di una sigla.
2. Branded o unbranded?
Un hashtag deve contenere il nome del proprio brand?
A tal proposito il dibattito è ancora aperto, anche se le big hanno senza dubbio qualcosa da insegnarci. Grandi brand come Coca-Cola o Kit Kat utilizzano unbranded hashtag, non contenenti il nome del brand, quanto piuttosto determinate parole che riassumono il concetto della loro brand image o brand identity. Gli hashtag come #thirstoasis di Cocacola o #haveAbreak di Kit Kat ne sono un chiaro esempio.
3.Includere gli hashtag nelle campagne di comunicazione online
Quando si crea una campagna di comunicazione online è corretto creare un hashtag pensato ad hoc. La difficoltà sta nell'ideare un hashtag che rappresenti in maniera concisa e diretta il messaggio che la campagna stessa vuole trasmettere ai consumatori. Il ruolo degli hashtag nelle campagne online è quello di permettere di ampliare la visibilità e la condivisione, infatti, grazie agli hashtag, la brand community viene rafforzata ed i clienti facilmente raggiunti anche tramite diversi social network.
4. Pochi ma buoni
Per quanto concerne il numero ideale da impiegare, è bene evitare l'utilizzo di una carrellata interminabile di hashtag, il rischio, infatti, è quello che vengano classificati come spam, oltre al fatto che il contenuto stesso venga appesantito, creando confusione nella lettura. In entrambi i casi andrebbe ad affievolirsi il ruolo fondamentale degli hashtag di veicolare il contenuto in maniera facile e diretta ai vostri customer. Per questo motivo preferite l'utilizzo di pochi hashtag pensati in modo efficace, da ripresentare in diversi contenuti e diverse piattaforme social.
In conclusione è necessario sottolineare il fatto che gli hashtag hanno un diverso potere di indicizzazione ed efficacia a seconda del social utilizzato. A riguardo potete trovare informazioni utili in questo articolo.