Basterá agitare il pugno ed il viso del nostro avatar diventerà arrabbiato, questa è l'idea presentata da Zuckerberg al Oculus Connect 3, l'evento in cui Mark Zuckerberg ha mostrato la demo di Santa Cruz, il nuovo device per la realtà virtuale.
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La particolarità? Grazie all' hand tracking technology, una tecnologia che riproduce i nostri movimenti delle mani direttamente sullo schermo, sará infatti possibile abbinare ad ogni gesto che facciamo nella realtà una particolare emozione che verrá riprodotta dal nostro avatar attraverso l'espressione facciale ed il corpo.
La comunicazione sui Social Network
Una nuova frontiera per la comunicazione sui social network, che di natura è limitata: dietro alla tastiera e davanti allo schermo, infatti, gli aspetti non-verbali dell'atto comunicativo vengono persi.
Secondo Albert Mehrabian, la comunicazione è composta per il 55% dal linguaggio del corpo, per il 38% dall'aspetto vocale (volume, tono, ritmo) e solo per 7% dalle parole vere e proprie. Le famose faccine o stickers introdotte nelle chat istantanee e sui social networks hanno proprio il ruolo di sopperire a questa limitazione comunicativa.
Tuttavia, l'aspirazione per Facebook è assai più ambiziosa: un avatar personalizzato che per ogni nostro gesto, riproduca il nostro stato d'animo.
Le Tecnologie utilizzate
Il nostro avatar dev'essere il più possibile simile a noi, in modo da permettere ai nostri amici di riconoscerci all'istante. Su questo punto Facebook sta sperimentando diversi sistemi di personalizzazione che li renda più fedeli alla realtà: da uno strumento di disegno interno, a un sensore della struttura occipitale, arrivando alla possibilità di riuscire a ricreare l'avatar basandosi sulle foto postate sul Social.
Tutto ció é permesso grazie all'utilizzo delle cuffie VR, anche se Zuckenberg annuncia che non verranno utilizzate tecnologie che tracciano i movimenti oculari o facciali, in quanto questo sistema richiederebbe l'utilizzo di un hardware aggiuntivo.
Gli obiettivi
Secondo la filosofia del social "People first", le virtual emoji avrebbero come obiettivo primario quello di connettere ed avvicinare sempre di più gli amici, rompendo ancora una volta le barriere fisiche. Tuttavia non si esclude l'applicazione della Virtual Reality nel mondo degli eventi virtuali ed una possibile monetizzazione attraverso la sua interessante applicazione nelle pubblicitá.
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