Alzi la mano chi non ha mai sognato di poter teletrasportarsi come in un episodio di Star Trek. Non bisogna essere nerd per sognare ad occhi aperti divorando serie tv e libri di fantascienza, perché la tecnologia riesce spesso a sorprenderci rendendo reale ciò che la mente umana è in grado di immaginare.
Stampanti 3D, realtà virtuale, ologrammi: le tecnologie che negli ultimi anni ci stanno sorprendendo e proiettando verso un “futuro fantascientifico” stimolano entusiasmo - ma anche qualche domanda.
Come cambieremo con l’AR e gli ologrammi?
“Essere presenti”: ecco il plus che secondo Tim Cook rende così unica una delle tecnologie più promettenti del futuro che lentamente sta muovendo già i suoi primi passi nelle nostre vite. L’interesse di Cook, CEO Apple dal 2011, verso la realtà aumentata non è di certo una novità e rivela - in una recente intervista per la BBC – quanto l’appeal dell’Augmented Reality diventi sempre più forte anche per l’azienda di Cupertino, decisa ad esplorare, integrare e sperimentare la tecnologia in modo innovativo nei propri hardware.
Come cambierà il nostro modo di percepire con l’integrazione della realtà aumentata nelle nostre vite?
La realtà virtuale è già entrata nel nostro presente e ne diventerà una parte integrante grazie a dispositivi come Oculus Rift di Facebook e PlayStation VR di Sony o Microsoft HoloLens. La realtà aumentata disegna un futuro che integra sempre di più i pixel nella nostra vita quotidiana, in grado di definire nuovi modi di vivere la routine: dalle interazioni alle esperienze di gioco, dall’apprendimento al modo di vivere le distanze.
Per percepire le potenzialità della realtà aumentata, secondo Tim Cook, è sufficiente osservare l’impatto che ha già avuto nelle esperienze di gaming. Anche chi è risultato immune al fascino di Pokémon Go, infatti, ha potuto notare quanto il progetto di Niantic sia stato in grado di rivoluzionare non soltanto l’esperienza di gioco dei consumatori, ma anche il modo di guardare la realtà, attraverso schermi mobile e abitudini di gioco che hanno ridefinito azioni quotidiane, fino al verificarsi di momenti pericolosi o peculiari.
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L’esperienza di gioco immersiva ed integrata nella realtà che ha saputo creare Pokémon GO è solo un esempio delle caratteristiche, modalità di fruizione e potenzialità che l’Augmented Reality è in grado di sviluppare anche in altri settori.
Holoportation: il teletrasporto made in Microsoft
L’azienda di Redmond sta rendendo l’AR il suo cavallo vincente, con diversi esperimenti – tra gli ultimi il progetto sviluppato in collaborazione con il Jet Propulsion Laboratory della NASA, grazie all’utilizzo dei visori HoloLens Microsoft, per consentire l’esplorazione e lo studio virtuale e realistico della superficie di Marte attraverso la sua riproduzione olografica.
Ma qual è il quid che potrebbe portare i visori Hololens di Microsoft nelle nostre vite? La possibilità di “teletrasportarsi”, per esempio. Grazie agli ologrammi, come ha spiegato di recente Shahram Izadi, responsabile presso Microsoft Research, saremo in grado di cambiare il nostro modo di comunicare e interagire nell’ambiente circostante.
Attraverso la proiezione e la riproduzione in 3D della persona, saremo in grado non soltanto di “materializzarci” in ambienti distanti da quello in cui ci troviamo ma potremo anche interagire in tempo reale grazie alla riproduzione in 3D degli ologrammi visualizzabili indossando il visore HoloLens.
Come cambierà la customer experience con l’utilizzo della tecnologia Microsoft? Cosa proveremo riguardando i nostri ologrammi in 3D in miniatura? In che modo vivremo le relazioni a distanza attraverso visori in grado di smaterializzare e, allo stesso tempo, restituire la distanza e la presenza dei propri affetti in ambienti familiari? Come ridefiniremo i nostri percorsi di acquisto utilizzando i nostri “avatar digitali” per provare prodotti e servizi?
Immersività, interazione e condivisione: queste alcune delle caratteristiche sulle quali puntano Microsoft ed Apple, insieme ad altri grandi player in campo tech, dando forma ad un futuro che è già presente e che, probabilmente, inciderà anche sulla nostra identità.
Sono le esperienze a diventare più reali e tangili o è la nostra identità a smaterializzarsi e a percepire e vivere in modo diverso la realtà (reale e virtuale)?
Non ci resta che osservare come la realtà aumentata e gli ologrammi reinventeranno le nostre vite di consumatori e di esseri umani.