Dublino, Milano e Parigi. Sono queste le sedi di Chameleon, startup ad tech specializzata in Native Advertising che sta vivendo una incredibile crescita e che può vantare uno dei co-fondatori, Carlo Petito, più giovani del panorama business italiano.
La sua storia ha incuriosito ed è diventata un esempio di ispirazione: quando i coetanei, a 16 anni, andavano in discoteca lui creava la sua prima piattaforma di affiliazione e generava fino a 40k al mese.
"Non ho mai spiegato nemmeno ai miei amici o insegnanti quello che stavo facendo. Ho mantenuto questo progetto privato - anche se ho dovuto dire ai miei genitori tutto ad un certo punto poiché iniziavano ad essere preoccupati dalla quantità di soldi che stavo generando, non sapendo da dove esattamente provenissero!".
Carlo Petito, una storia di curiosità e iniziativa imprenditoriale
Nella sua biografia il giovanissimo CEO napoletano spiega come ha iniziato e quali tappe l'hanno portato, oggi, ad essere uno dei più promettenti imprenditori italiani.
A 14 anni, dopo aver ricevuto il primo pc, anziché cominciare a scaricare film, musica e videogame, l’ha smontato per capire il funzionamento dell’hardware e di internet.
Divorava libri, video online e articoli per conoscere nel dettaglio il dietro le quinte della tecnologia e con queste nuove conoscenze è arrivato anche il desiderio di condividere la sua passione e cercare di guadagnare da ciò che aveva imparato.
Il mondo della pubblicità gli sembrava il più adatto a guadagnare esplorando nuove culture, viaggiando e realizzando una vera carriera.
Quasi senza sapere come funzioni il mercato della pubblicità digitale, scopre una società online che paga una fee a chiunque sia in grado di generare download per i loro prodotti.
Nasce così l'idea di costruire la sua tecnologia per migliorare i download di questi prodotti sul suo sito. Un'idea che ha subito funzionato, generando poi una vera e propria rete di performance affiliation comprendente anche nuovi editori.
L'esplosione del Native Advertising ha fatto il resto, dato che Carlo Petito era già pronto a rispondere a questa nuova tendenza.
"Chameleon oggi conta 14 giovani dipendenti distribuiti tra Irlanda e Italia e siamo in rapida crescita. Nei primi 12 mesi di attività abbiamo già iniziato a produrre utili generando oltre 120 miliardi di impression per i nostri clienti".
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Chameleon: una startup in crescita per rispondere alle esigenze del Native Advertising
La nuova tappa della carriera di Carlo, e dei suoi co-fondatori Roy Bellingan e Ruben Amoruso, è una società di software specializzata in native advertising che offre agli editori digitali una piattaforma SaaS e Ad Server per vendere, distribuire e gestire direttamente i propri formati e campagne di Native Advertising.
Headquarter a Dublino, una sede francese che sarà operativa dall’inizio di dicembre e che farà da apripista per le attività francofone.
Forti gli investimenti previsti anche in Italia, con l’obiettivo di costruire un solido apparato commerciale.
Chameleon dopo solo un anno di attività conta già oltre oltre 100 clienti nel mondo, tra cui Subito.it, Peugeot, Philips, Vodafone, FIAT, Secret Escapes e molti altri, offrendo agli editori digitali la possibilità di vendere, distribuire e gestire direttamente i propri formati e campagne di Native Advertising.
UPDATE: Una versione precedente di questo articolo segnalava Roma tra le sedi di Chamaleon.