Quante volte vi sarà capitato di sentire frasi del tipo “Passare tutto il tempo su Facebook non è lavorare” o “Da quando postare foto su Instagram è un lavoro?”. Tranquillizzatevi, per fortuna ora avviene con minore frequenza, ma per un Social Media Manager essere osservato con sospetto non è poi così strano.
A dispetto di tutto quello che si dice o che alcuni ancora potrebbero pensare, la vita di un social media manager non è poi così semplice e banale. Tra chi li vede come oggetti non ben identificati a chi come l’ultima ruota del carrozzone aziendale. Fatto sta che tra le mani o la tastiera del Social Media Manager passa una buona parte della digital reputation di un brand o di un’azienda.
Potremmo chiamarlo orgoglio social ma in realtà quello che vogliamo fare è sfatare finalmente quei luoghi comuni, quei falsi miti che come un aurea misteriosa aleggiano intorno alla figura del Social Media Manager. Vediamoli insieme.
Il Social Media Manager “gioca” su Facebook tutto il giorno
Qualcuno potrebbe rispondere magari! È il luogo comune più diffuso. La gestione dei canali social di un determinato brand è il fulcro delle attività di un Social Media Manager. Ma non è tutto. La pubblicazione di contenuti è solo la punta dell’Iceberg. Creare, programmare, implementare, monitorare, analizzare. Questo è il vero processo.
Così come per tutte le altre aree aziendali, ogni azione messa in campo è il frutto di un’attenta pianificazione delle attività, individuazione di obiettivi e creazione di una strategia. È questo che differenzia un vero da Social Media Manager dallo smanettone di turno. E questo ci porta dritti come un treno al punto due.
Il Social Media Manager lo può fare chiunque
Un secco no è la risposta giusta a quello che avete appena letto. A meno che non si tratti di una persona particolarmente geniale dalle evidenti doti creative e strategiche, l’improvvisazione non è mai la scelta migliore. Come già anticipato, chi si occupa di gestire gli account social di un brand o di un’azienda ha nelle sue mani grandi responsabilità. La digital reputation potrebbe essere compromessa da una social media strategy improvvisata che non rispecchia l’identità dell’azienda o che diffonda messaggi fuorvianti o del tutto errati. Casi di questo tipo sono all’ordine del giorno, il web raramente perdona.
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Il Social Media Manager è un professionista formato e, in continua formazione, sul mondo digital e in generale su quello che lo circonda. Ha studiato, studia e sa come muoversi nel web. Conosce i principi del Marketing, ha abilità editoriali, è sempre sul pezzo e ha determinate skill.
Sul web il successo è solo fortuna
Ci credete veramente? Il trovarsi nel posto giusto e nel momento giusto può sicuramente aiutare, il real time marketing ce lo insegna, ma attribuire alla fortuna, al caso o alle stelle il successo di una social media strategy questo proprio non possiamo lasciarlo passare. Il Social Media Manager parla con i suoi clienti, si confronta con l’area marketing dell’azienda, analizza il target potenziale, studia i competitor e ha l’occhio vigile sulle novità in ambito social: dalla SEO all’algoritmo, dai nuovi trend alle esigenze della sua community. Tutto ciò che viene prodotto è il frutto di un attento lavoro di analisi preliminare, creatività e coordinamento. Ovviamente sul web un pizzico di fortuna non guasta mai.
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Quello del Social Media Manager è un lavoro divertente senza pressione
"Magari" lo abbiamo già detto? Ci piacerebbe molto fosse così. Ma in realtà è meno cool di quanto si possa pensare. Che sia un lavoro stimolante, dinamico, in continua evoluzione è chiaro a tutti. È il bello del web e di tutto mondo del digitale. Ma anche ai Social Media Manager capita di sudare freddo.
Molto spesso chi è a capo dell'area social di un'azienda per esempio, si trova a gestire budget molto importanti e soprattutto la reputazione e l'immagine dei propri clienti, piccoli o grandi che essi siano. Lavorare sotto pressione cercando di coniugare le esigenze dei clienti e i continui cambiamenti delle piattaforme, per un Social Media Manager è ormai una poco sana abitudine.
Il Social Media Manager può lavorare poche ore a settimana
Concludiamo con il mito dei miti: bastano poche ore a settimane per gestire i social. Sarà per questo che il Social Media Manager è sempre l'ultimo a spegnere il pc in ufficio? Qualcuno ha detto ufficio? In realtà quando parliamo di social media management luoghi fisici come un ufficio, una sede, un coworking assumono contorni molto liquidi.
Il Social Media Manager è sempre connesso, che sia in ufficio, che sia a casa o sotto la doccia. Gli è concesso sonnecchiare ma gli alert e le notifiche non lasciano scampo.
Forse un po' estremizzato, ma quello che vogliamo dire è che al Social Media Manager non può cadere il dito dalla tastiera alle 18.00 in punto. I social, o meglio gli abitanti dei social hanno bisogno di essere monitorati. Il web non dorme mai e questo un bravo Social Media Manager lo sa bene.
E voi avete qualche altro mito o luogo comune da sfatare che volete suggerirci?Scrivetelo nella nostra fanpage di Facebook.
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