In questi anni, Amazon è riuscito a cambiare radicalmente la maniera in cui effettuiamo i nostri acquisti e il modo di approcciarsi allo shopping, non solo online.
Da piccolo sito eCommerce per la vendita di libri è divenuto uno dei primi punti di riferimento quando vogliamo informarci sulle caratteristiche dei prodotti che vorremmo acquistare, consultando voti e recensioni create dagli altri utenti.
Siamo ormai abituati alla facilità con cui possiamo acquistare prodotti su questa piattaforma, in pochi click, senza dover reinserire ogni volta le nostre informazioni personali e di pagamento. È inoltre raro non rimanere soddisfatti dalla celerità e dalla trasparenza delle spedizioni, sempre monitorabili online.
Amazon Go: non più solo online
Innovazione e attenzione per il cliente sono alla base di questo incredibile successo, che guarda sempre più anche all’offline.
Oltre alla libreria aperta lo scorso anno a Seattle infatti, la scorsa settimana è stata annunciata la prossima apertura di Amazon Go, una nuova tipologia di supermarket dove i clienti - armati di smartphone e account Amazon - non avranno più bisogno di fare la fila alla cassa per pagare ma potranno uscire in tutta libertà una volta terminati gli acquisti.
Il negozio si servirà di telecamere e sensori per monitorare ed identificare quali prodotti i clienti mettono nel carrello, trasferendoli direttamente sul loro account Amazon, al quale verrà addebitato il pagamento una volta fuori dallo store.
Secondo alcune indiscrezioni, Amazon vorrebbe aprire 2000 di questi negozi. Nonostante ciò sia stato già smentito dai portavoce dell’azienda, rimane vero che questo tipo di grocery sia una rivoluzione per il mondo del retail.
Si tratta di un’esperienza d’acquisto del tutto nuova, un mix tra digitale e necessità quotidiane che risponde alle esigenze di consumatori con sempre meno tempo da dedicare alla spesa.
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Anche da Amazon Go, non è tutto oro quello che luccica
Non si sono fatte attendere le critiche di questo modello, soprattutto in merito alla sostituzione del lavoro dovuta all’automazione e quindi alla minor interazione umana.
In effetti, le mansioni a rischio sono potenzialmente tante e ancora una volta viene dimostrato il rapporto inversamente proporzionale che esiste tra innovazione tecnologica e occupazione.
C'è anche da considerare la rivoluzione che Amazon ha già portato in tutta la filiera della vendita - online prima e offline adesso -, a partire dalla stessa gestione del magazzino, dalle spedizioni e dalle consegne con drone, in cui il colosso dell'eCommerce investe già da qualche anno.
Un altro aspetto è legato alle abitudini di acquisto offline delle persone: non pagare prima di uscire, non fare la fila alle casse, potrebbero non far sentire pienamente a proprio agio molti consumatori, che solo con il tempo accetteranno di modificare i propri comportamenti.
Questioni calde, soprattutto per un colosso già più volte criticato per le condizioni lavorative dei suoi dipendenti.