Da qualche settimana LinkedIn ha cambiato completamente layout: una trasformazione radicale che ha migliorato il design ma che obbliga anche a cambiare le abitudini di fruizione che erano ormai sdoganate. Questo tutorial vuole provare ad accompagnarvi in questa nuova release, andando a identificare le principali novità.
Partiamo subito dalla Home Page: non possiamo fare a meno di notare che il colore non è più lo stesso. Quel blu, un po’ alla Facebook, persiste nel logo e nella versione mobile. Ebbene sì, un grigio scuro ha preso il posto del solito colore, dando un tocco più professionale alla nuova versione del social.
Se ve lo state chiedendo, noi anticipiamo la risposta. La nuova Home Page di LinkedIn richiama molto quella dell’amico Mark che si apre subito con una panoramica del proprio profilo sulla sinistra.
La timeline non cambia molto, così come rimangono ad ogni modo invariate le statistiche in merito alle visualizzazioni del post e alle visite del profilo, prima collocate nel riquadro dedicato alla nuova condivisione dei contenuti.
Qui un piccolo cambiamento: non chiamateli post. Da questo momento in poi, su LinkedIn si parla di articoli.
Cosa cambia ancora?
Nella voce dedicata al profilo, con la precedente versione, si poteva accedere, nell’ordine: alla modifica del profilo, alla visualizzazione degli altri utenti che lo avevano visitato e all’upgrade.
Ora, l’elenco delle opzioni è molto più completo e permette (finalmente, si può dire?) di gestire le proprie pagine aziendali dalla voce, ribattezzata, "Tu" (o Me, nella versione inglese).
È necessario fare sempre attenzione alla propria foto: ricordate sempre di inserirne una che non possa appartenere alla categoria selfie/summerbeach/party/drunk (ma questa è un’altra storia) e di sceglierne una che si adatti alla sagoma rotonda con una grandezza di 1536x768 pixel.
E tra i vari cambiamenti che concernono il profilo, per tutti gli animi pigri, c’è una sorpresa:
la possibilità di salvare in modo semplice e pulito il vostro profilo, come un vero e proprio cv.
Quindi: mouse puntato sui tre puntini ed ecco che la possibilità di salvare il profilo come PDF giunge in soccorso a tantissimi professionisti del futuro. Se pensate che, invece, il vostro profilo debba per forza essere visto da una persona in particolare (o più di una), vi è anche la possibilità immediata di condividerlo.
Sempre i famosi tre puntini potreste vederli in un’altra occasione, cioè quando visitate il profilo di un vostro collegamento: cliccandoci sopra, avrete diverse opzioni, dalla rimozione del collegamento (prima molto macchinosa) al download del CV in formato .pdf. Ecco, un’altra dimostrazione della svolta di LinkedIn.
Rete e dintorni
Anche l'esplorazione della propria rete di contatti è più immediata: abbandonato l’elenco a tendina, ora si ha una panoramica generale sui collegamenti, sulle richieste di collegamento in sospeso (e non chiamatele “amicizie”) e sui suggerimenti relativi ai nuovi inviti.
Sebbene il layout si basi per lo più sul rafforzamento del concetto di rete, ad oggi, in realtà vi è la possibilità di avere un approccio parziale con un altro profilo: visitando quello di un collegamento non è infatti possibile avere la panoramica completa, così come un tempo.
La voce “Visualizza altre posizioni/altri gradi di formazione” che blocca il libero scorrimento dei curricula virtuali altrui, inibisce quella che è la conoscenza digitale dell’altra persona. Quest’opzione, da molti criticata, scoraggia la visione del profilo completo, portando ad abbondonare la sua visualizzazione a metà.
Un archivio è per sempre
Sì, ma c’è di più: pensate che la vostra rete sia fatta da persone interessanti e non vorreste mai e poi mai perderne un pezzo? Si sa, la bellezza dell’online è proprio questo: oggi ci sei, ma domani?
Ecco che LinekdIn offre la possibilità ai suoi utenti di esportare i dati e di richiederne l’archivio.
Ecco come arrivare fino a qui: sulla barra superiore cliccare su Rete e poi sulla colonna a sinistra dove riporta la voce con il numero dei collegamenti e “Visualizza tutto”. Dopo averci cliccato sopra, andare su “Gestici i tuoi contatti importati” e poi “Esporta Contatti”. Ecco che apparirà la schermata che, da bravi ninja, vi abbiamo riportato.
Non potete sbagliare e noi vi consigliamo di non ignorare questo aspetto.
C’è posta per te
La posta in arrivo mantiene lo stesso schema, ma cambia nettamente il layout dedicato alle notifiche: accorpate per macrocategorie, si abbandona, finalmente, lo stato confusionale in cui si finiva con la vecchia versione. Vi è una maggiore enfasi ad ogni notizia e posizione lavorativa che si può sempre commentare, ma anche consigliare e sfruttare per complimentarsi con il fortunato lavoratore.
Si parla di posta e per cui, obbligatorio, un riferimento alla nuova messaggistica: scrivere messaggi non è stato mai così semplice. Il pulsante Messaggistica, in una barra a destra della schermata, permette di iniziare subito una conversazione con un uno – o più - collegamenti, ordinati secondo il criterio cronologico: dal più recente al più vecchio. Nell’era dei chatbot, non poteva mancare anche qui su LinkedIn.
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Ma quindi, dov’è la vera e propria novità?
Definita una vera e propria esperienza differente, rimane chiaramente una rivoluzione che al momento viviamo completamente nella versione desktop, ma come avrete notato, ogni modifica punta sempre di più a rafforzare le relazioni e le condivisioni:
Anche la possibilità immediata di pubblicare su Twitter ne è la prova. Ma a che scopo?
Come detto più volte, il layout richiama spesso quello di Facebook e tante volte ci si è chiesto quanti iscritti su LinkedIn non lo scambiassero, in realtà, per un altro social basato sull’approccio trash/romantico piuttosto che per uno più professionale.
Le nuove funzioni però, sembrano dare un taglio netto a questa possibilità, facendo divenire il social sempre più una piattaforma di aggregazione professionale.
Sembra essere tutto un perpetuo arricchimento ma vengono poi meno funzioni importanti come il tagging e le ricerche salvate, non ci sarà più la possibilità che permetterà di salvare un post per rivederlo dopo.
LinkedIn diventa più immediato o solo cerca, dove può, di diventare originale? A proposito di ricerche, cambia anche la modalità di ricerca avanzata. Forse questo è uno dei pochissimi aspetti meno immediati di prima, ma ad ogni modo sempre ben fatto.
Forse non tutti sanno che..
Ancora, non era stata prevista dagli sviluppatori di LinkedIn ma ora è tornata la possibilità di inserire nella sezione “certificazioni” il numero di licenza relativo. Questo dettaglio aggiunge professionalità e noi siamo d’accordo.
Così come, scomparsa e ricomparsa, la possibilità di inviare e ricevere le notifiche delle letture per i messaggi. Se questo mondo vi sembra inesplorato, fate pure un giro qui per capire di cosa stiamo parlando.
Spiegare con contezza e per filo e per segno il cambiamento sarebbe arduo. Vi lasciamo così, con questa infarinatura, con questa breve riflessione sul cambiamento in casa LinkedIn e con due consigli da veri e propri ninja:
- Tentate. Approcciate con i cambiamenti social. Loro non mordono, forse gli utenti sì.
- Non temete: chiedete che LinkedIn vi aiuta.