Per le aziende, soprattutto quelle che si rivolgono ad un pubblico più giovane, vale ancora la pena investire ingenti somme in pubblicità televisiva?
Una recente ricerca di IPSOS ha analizzato l’eye-tracking durante gli spot pubblicitari e i risultati sono molto interessanti. Gli spettatori prestano attenzione a meno del 50% dei commercial che passano sugli schermi televisivi.
Le cause? Il multitasking, l’utilizzo di smartphone e tablet, lo zapping e le possibilità che offrono le pay-tv e le smart tv di stoppare e/o mandare avanti in caso di programmi non in diretta, evitando così le fastidiose réclame.
Sempre secondo lo stesso studio IPSOS, l’84% degli spettatori presta invece attenzione alle non-skippable Mobile Ads di YouTube, mentre la percentuale scende al 62% nel caso in cui si possa chiudere o minimizzare l’Ads: un dato sensibilmente più alto rispetto all’attenzione posta sulle pubblicità in Tv (45%).
Pubblicità televisive VS Mobile Ads di YouTube
La ragione principale del successo delle Youtube Ads è che durano meno e non interrompono il video.
La TV, sia pubblica che privata, offre allo spettatore programmi farciti di pubblicità e tutti questi spot rendono meno attrattivo sia il prodotto pubblicizzato - vissuto come noioso dal 73% degli intervistati - che il programma stesso, che rischia di perdere spettatori a causa dello zapping e del multitasking compulsivo.
La pubblicità su YouTube ha successo proprio perché è breve: garantendo solo 5 secondi obbligatori dà la possibilità alle aziende di concentrare tutto il messaggio in pochi frame che resteranno più facilmente impressi nella mente del consumatore senza disturbarne l’esperienza - e la pazienza.
Multitasking e YouTube Ads
Un altro motivo, strettamente connesso con il primo, è che la pubblicità in Tv, essendo lo spettatore cosciente della lunghezza e della ripetitività dell’offerta, permette di fare altre attività, il sopracitato multitasking. Lo studio mostra come il 66% degli spettatori TV allo scoccare della pubblicità prenda in mano un altro device, contro il solo il 6% di chi guarda un video su YouTube da mobile, e che il 56% (contro il 14%) durante la pubblicità in TV fa altro (mangia, gioca con il cane, sistema la cucina…).
Questo semplicemente perché le YouTube Ads non permettono materialmente all’utente di annoiarsi o pensare di fare altro, al massimo possiamo sbuffare frementi per il nostro video.
La qualità degli annunci su YouTube
Se non siete ancora convinti di investire sulle Youtube Ads vi diamo un altro buon motivo per farlo.
Un recente studio Nielsen dimostra che gli utenti prestano 2,5 volte più attenzione a un Ads che viene mostrato con audio e video di buona qualità, come avviene su YouTube, rispetto a una piattaforma dove l’audio non parte in automatico (ad esempio Facebook o Twitter) o vengono usati sottotitoli.
Inoltre, numerosi studi di neuroscienze dimostrano come un messaggio venga memorizzato meglio quando viene sia visto che ascoltato. La normale conseguenza di questa constatazione è che l’attenzione posta ai YouTube Ads è 1,8 volte maggiore rispetto agli altri social network!
Chi guarda un video su YouTube è più disposto a guardare un annuncio
Terzo e ultimo motivo: la motivazione.
Chi guarda un video su YouTube lo fa con un preciso scopo (almeno iniziale), non ha semplicemente acceso la TV con la speranza di trovare qualcosa da guardare: è dunque molto motivato nella visione dei contenuti che lui stesso ha trovato ed è più disposto a sorbirsi un po’ di pubblicità iniziale.
Il mondo è sempre più connesso in mobilità, ma questa facilità di raggiungere gli utenti deve tradursi in capacità di attirare l’attenzione del consumatore e di convertire gli investimenti pubblicitari. Bisogna scegliere i canali giusti e sfruttarli nel modo migliore.
YouTube vi dà gli strumenti per fare un ottimo lavoro, utilizzando tutte le potenzialità del mobile - velocità, qualità e quantità - e potrà garantire ottime conversioni.