Google ha cominciato a interessarsi al mondo delle opere d’arte nell’ormai lontanissimo 2011, quando ha iniziato a caricare sulle proprie piattaforme immagini in alta risoluzione delle opere d’arte classiche. Se n’è parlato molto, ma è sempre rimasto un progetto poco utilizzato – se non da studenti e professionisti del settore culturale - una specie di spin-off di Google Immagini, incentrato sulle opere d’arte. Cerchi autore e/o titolo, trovi il risultato. A partire dallo scorso luglio è nato il progetto Google Arts and Culture, e oggi ci sono ancora più novità.
Google Arts and Culture è una piattaforma che consente agli utenti di immergersi all’interno delle collezioni d’arte di tutto il mondo, scegliendo località, corrente artistica, periodo storico e navigando in un database non più diviso unicamente per nome dell’opera, ma anche per tipologia di esperienza che si vuole intraprendere. Ad esempio, hai mai provato a seguire le orme del Grand Tour in Italia? È uno dei tour che offre Google Arts and Culture.
Da pochi giorni però è stata integrato il sistema di navigazione di Google Street View – che, come sappiamo, consente un’esperienza immersiva in un qualunque luogo del pianeta! – e quindi ci basterà accedere a Google Maps e navigare in un'istituzione museale, e sarà come passeggiare davvero all’interno di quel Museo dall’altra parte del mondo.
Google ha lavorato su 15.000 opere, tutti di Musei che hanno partecipato al progetto: per ognuna di queste è possibile zoomare per guardare da vicino i dettagli di quadri, statue e installazioni, arrivare fino a quasi toccare con mano la natura del materiale e avere una percezione nitida di colori e sfumature.
Ognuna delle 15.000 è corredata de scheda informativa, fornendo collegamenti ipertestuali finalizzati alla comprensione del contesto storico e artistico senza il quale la fruizione dell’esperienza museale, lo sappiamo, è sempre un po’ monca.
Ma non finisce qui: Da Venezia a Palermo, passando per Siena e Roma, il Grand Tour d’Italia di Google è un viaggio tra alcuni dei tesori culturali del nostro Paese.
Il progetto, reso disponibile per tutti sulla piattaforma Google Arts & Culture, è stato realizzato attraverso la tecnologia di Google e il sapiente racconto di istituzioni culturali partner del Google Cultural Institute come il Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO, la Fondazione Musei Civici di Venezia, l’Accademia dei Fisiocritici, il Consorzio per la Tutela del Palio di Siena, Outdoor Project, il Teatro Massimo di Palermo.
A Venezia, e a seguire anche a Siena, Roma e Palermo, questo viaggio virtuale è diventato anche un’esperienza reale: dal 19 al 21 maggio l’Arsenale Nord, Tesa 94, dalle ore 10 alle 20, si è animato di installazioni e di tecnologia Google e ha aperto le porte gratuitamente ai veneziani per permettere loro di scoprire come queste storie affascinanti prendono vita, celebrando i tesori della città, e molto altro. E’ stato possibile entrare nelle opere di Canaletto, fotografate ad altissima risoluzione con Art Camera e proiettate a tutto schermo sulle pareti della Tesa 94; immergersi nella storia di Galileo e fare un salto nello spazio grazie a Google Earth VR.
Con l’aiuto di visori per la realtà virtuale come Daydream View è stato possibile rivivere la storie e le origini della festa del Redentore e i suoi fuochi d’artificio nei video a 360° o ancora mettersi alla prova con Tilt Brush per reinterpretare le bellezze di Venezia e osservare le opere realizzate dagli altri visitatori in realtà virtuale. Lavorando a stretto contatto con Google, AKQA ha sviluppato il concept e l’esperienza collaborando con Venticento che ha realizzato la scenografia, la produzione e la gestione delle installazioni.
Insomma, Google Art And Culture is the new Guida Turistica? Forse non ancora, ma ci siamo molto vicini.