Anche quest'anno IPSOS ha presentato il suo studio sui brand più influenti, "The Most Influential Brands 2017", un'indagine a livello globale per comprendere l’impatto delle marche sulla nostra vita quotidiana.
In particolare, il report di quest'anno ha voluto evidenziare le differenze generazionali nel rapporto che i consumatori instaurano con i brand. In quest’ottica, i risultati della ricerca sono stati tarati su due specifici target: da un lato i Millennial (9 milioni di Italiani fra i 22 e i 34 anni) e dall'altro i Boomer (15 milioni di italiani fra i 52 e i 70 anni).
Millennial e Boomer, due relazioni diverse con i brand
Mentre i Millennial rappresentano i consumatori del futuro, da conquistare e fidelizzare già a partire dalle prime scelte compiute, i Boomer, oltre ad essere il target con la più ampia capacità di spesa, custodiscono la memoria storica delle marche e per questo, mantengono con esse relazioni altamente emozionali.
Lo studio ha preso in considerazione i mezzi di comunicazione e il rapporto che Boomer e Millennial hanno con essi e le differenze principali non tanto nella preferenza del mezzo, quanto nella modalità di fruizione.
In generale, infatti, i consumatori più giovani sono più distratti durante l’utilizzo dei vari media e lo sono in particolar modo quando il medium di cui stanno fruendo è la televisione, ma sono più attenti a recensioni e prezzo.
I Boomer, invece, attribuiscono maggior valore alle marche e alla genuinità.
Inoltre, nel vero e proprio rapporto con i brand, differiscono per i motivi che li spingono alla scelta di un marchio. Mentre i Millennial sono più sensibili alle raccomandazioni di famiglia, amici ed esperti, i Boomer valutano ancora come molto importante la reputazione della marca.
“Most Influential Brands 2017”: i parametri della ricerca
Lo studio è stato svolto in 19 paesi, e in particolare in Italia, dove è stato intervistato online un campione rappresentativo di 4.000 adulti.
Gli intervistati sono stati invitati ad esprimere la loro percezione nei confronti di un panel di 100 brand selezionati in base a quote di mercato, investimenti pubblicitari e rilevanza complessiva sullo scenario nazionale.
Le categorie merceologiche coinvolte nell’indagine includono: food, automotive, travel, device, retail, digital-social, sport-fashion, tv & entertainment, telco, banking – insurance, QSR & supermarket, alcoholic drinks, soft drinks, editoria, coffee, utilities e betting.
Dall’analisi generazionale sull’influenza dei brand in base alla categoria di appartenenza sono emerse due classifiche differenti.
I Millennial hanno un’affinità particolare con le categorie
- digital-social
- device
- telco
- travel
- retail
- food
Dall’altra parte, i Boomer riservano più spazio nel loro quotidiano a
- device
- digital-social
- retail
- food
- coffee
- TV & entertainment
Cinque, invece, i fattori chiave che determinano l’influenza di una marca sulla vita quotidiana dei consumatori:
- Engagement (coinvolgimento)
- Leading edge (innovazione, capacità di far tendenza)
- Trust (fiducia, affidabilità)
- Corporate citizenship (impegno e ruolo sociale)
- Presence (presenza)
Un ultimo interessante dato, riguarda le caratteristiche più importanti nei brand per i due diversi gruppi di consumatori: quelli più maturi hanno definito più frequentemente con aggettivi di affidabilità, fiducia e impegno sociale marche note per l’heritage storico come Mutti, Lavazza, Parmigiano Reggiano e Rana.
I pubblici più giovani hanno invece identificato in modo più ricorrente con aggettivi riferiti all’innovazione e al coinvolgimento, aziende dalla storia più recente come AirBnb, Ryanair, Instagram e H&M.
In questa evidente polarizzazione rispetto all’età dei target di riferimento per molti brand presenti in classifica, l’indagine ha anche evidenziato una zona franca, comprendente alcune marche capaci di prescindere dal fattore “età” e di accomunare la scelta di due cluster così differenti fra loro.
Un esempio? I brand capaci di coniugare innovazione e solidità come Nike, Whatsapp e Huawei.
“Ogni giorno ognuno di noi interagisce con una pluralità di marche e queste esercitano su ciascuno un impatto diverso, a seconda delle nostre caratteristiche personali e delle loro peculiarità. Il nostro obiettivo è quello di definire quanto i brand sono in grado di polarizzare l’interesse del consumatore in base ai tratti che li caratterizzano, in modo da fornire spunti di riflessione utili all’instaurazione di un rapporto intenso e duraturo con il proprio target di riferimento ”, ha commentato Jennifer Hubber, CEO Ipsos Italia.
La Top 10 per Boomer e Millennial
Specchio della società dei nostri giorni la classifica dei primi dieci brand particolarmente riconosciuti dai consumatori italiani per la loro influenza, racconta una sempre più evidente attenzione per la dimensione tecnologica della vita quotidiana. Una dimensione in cui i brand che ne sono emblema fungono da facilitatori di relazioni e processi e si rendono sempre più indispensabili per ognuno di noi.
Ecco quindi i dieci brand che risultano i primi per influenza in Italia nelle preferenze di Boomer e Millennial.