Che cos’è il Visual Listening?
Finora, probabilmente, hai sentito parlare più genericamente di Social Listening - il monitoraggio dei social media per tenere d’occhio le conversazioni del pubblico di riferimento e trarne preziosi insight sul brand.
Ma cosa accade quando le "conversazioni sul brand" passano indirettamente - e silenziosamente - attraverso contenuti di natura visiva? Esiste un'analisi specifica per questo tipo di contenuti e quali sono i tool che possono venire in aiuto?
La risposta è, appunto, il Visual Listening.
Che cos’è il Visual Listening e a cosa serve
Il Visual Listening è il Social Listening delle immagini: serve per monitorare le immagini sui social che contengono riferimenti visivi ai brand, anche quando non ci sono espliciti riferimenti testuali ad essi.
Se una foto contiene una bottiglia di Coca Cola, ad esempio, ma nella caption non ci sono riferimenti al brand perché magari la foto ha come soggetto principale tutt’altro, Coca Cola rischia di perdere questa menzione se non fa Visual Listening.
Poco male? E se la foto violasse la policy del social, o semplicemente associasse il brand a contenuti inappropriati? O al contrario, se la caption dicesse qualcosa del tipo “Ogni volta che vado da XYZ, non riesco rinunciare alla mia bibita preferita?”, e se a pubblicare la foto fosse un noto influencer?
Forse varrebbe la pena saperlo, no?
Se poi pensiamo che l'80% delle immagini sui social che ritraggono un logo non sono accompagnate da una menzione testuale del brand in questione, diventa ancora più chiaro quanto rischi e opportunità possano passare attraverso le immagini in modo indisturbato, senza che ve ne sia una traccia.
Ecco allora che il Visual Listening, al pari del Social Listening, ricopre un ruolo chiave non solo per individuare e decifrare modelli di comportamento del consumatore e trend di mercato, ma anche per comprendere opportunità di customer engagement e influencer marketing, o avvistare per tempo eventuali rischi legati alla sicurezza e alla reputazione del brand.
Oggi i social media sono sempre più visual, quindi non sorprende che anche le immagini e i video, al pari dei testi, rappresentino una fonte inesauribile, e a volte insospettabile, per trarre informazioni relative al brand o ai competitor, o semplicemente al mercato di riferimento.
Il Visual Listening, accanto al Social Listening, è una direzione in cui presto tutti i brand presenti sui social dovranno muoversi. Meglio iniziare subito, allora.
Quali tool possono essere d'aiuto per il Visual Listening?
Esistono molti tool dedicati specificamente al Visual Listening, sia gratuiti che a pagamento. Ognuno di essi è in grado, con modalità e feature differenti, di monitorare e analizzare le immagini per trovare riferimenti ai brand, come ad esempio la presenza di loghi. Eccone alcuni.
Clarifai
Con questo tool è possibile analizzare immagini e anche video, grazie a un ricco set di impostazioni su cui l'utente può lavorare liberamente, con un alto grado di personalizzazione. È possibile testare una demo direttamente sul loro sito (senza dover inserire i propri dati): provare per credere!
Brandwatch Image Insights
Il tool per il Visual Listening di Brandwatch (che si occupa da sempre di Social Listening), è ottimizzato per brand e agenzie. Consente di individuare qualunque tipo di logo presente nelle immagini, con un altissimo livello di accuratezza e un'ampia copertura di immagini.
LogoGrab
Anche LogoGrab, recentemente diventato partner di Brandwatch, è un tool che consente di individuare la presenza di loghi in immagini e video, anche quando parziali o modificati. Di questo tool, sviluppato da ex dipendenti Google, si fidano brand come McDonald's, Heineken, Nestlé.
E voi, utilizzate già un tool per il Visual Listening?