Quando si parla di utilizzo sui social media dei trend in real time è importante prima di tutto capire per quale motivo i brand e le aziende debbano essere attive ed è necessario riuscire a comprendere quale sia effettivamente il significato di Real Time Marketing.
Perché è importante il Real Time Marketing
Al giorno d’oggi le persone hanno il bisogno di prendere decisioni (di qualità) in maniera semplice e veloce e i brand di conseguenza hanno la necessità di adattarsi cercando di essere presenti al momento giusto.
Quando ci si riferisce ad eventi a cui le aziende cercano tempestivamente di partecipare con contenuti owned sarebbe più corretto parlare, in effetti, di React Marketing: di fatto l'azione dell'azienda è una reazione ad un evento verificatosi.
Il Real Time Marketing, invece, sfrutta argomenti o situazioni che permettono di generare spontaneamente un numero di interazioni capaci di coinvolgere la community di un dato canale e non nasce necessariamente da un singolo evento. Talvolta siamo di fronte a normalissime strategie online che possono avere una moltitudine di denominazioni.
Ti sarà probabilmente capitato di chiedere ad un collega di andare a mangiare insieme poco prima della pausa pranzo ma, questo collega, aveva già deciso il da farsi pochi istanti prima: ecco, non hai sfruttato il momento e qualcun’altro (un collega probabilmente meno simpatico di te) ha riempito il tuo posto al ristorante. Risultato: tu hai mangiato da solo e il tuo collega avrebbe potuto passare il suo tempo più piacevolmente.
È ovviamente solo un esempio estremizzato che ci aiuta a capire che nel Real Time Marketing il punto cruciale è il tempismo (chiedere al tuo collega di mangiare insieme prima che altri lo facciano al posto tuo) su topic di riferimento (mangiare insieme in pausa pranzo).
Il tempismo è fondamentale e lo è ancora di più la qualità del contenuto che crea valore per gli utenti sfruttando situazioni e momenti esterni al proprio mondo: la sfida che si trovano ad affrontare i brand è di tradurre i propri valori con originalità, autenticità, sintesi e tempestività nella rilevanza. È in questa direzione che si realizza una efficiente Real Time Conversation.
I rischi del Real Time Marketing
Il Real Time Marketing ha dinamiche assolutamente non semplici da gestire, non è sufficiente essere online e partecipare agli ultimi thread, ma è preferibile avere già un seguito di persone che interagiscono con le nostre attività aiutando a divulgare e a far rimbalzare i nostri contenuti.
È inoltre sempre consigliabile testare i propri contenuti, ovvero, capire quali rendono al meglio per poi sponsorizzarli in corso d’opera, difatti il Real Time Marketing non è l'unica strategia esistente, può essere un modo di presentarsi che ottimizza e accresce il valore dei risultati ottenuti.
Il rischio di spam è quindi sempre dietro l’angolo pertanto è necessario agire con le dovute accortezze: il rischio è di passare per speculatori che vedono una cosa interessante e ci si buttano a capofitto.
Un esempio può essere il giorno della festa di San Valentino in cui le aziende propongono i propri prodotti per inserirsi in thread sul genere “oggi festa di San Valentino, ecco qui il link per lo shop #sanvalentino #amore”, sembra essere ovvio che questi hashtag avranno maggiori difficoltà a diventare virali.
Come non affogare nell'oceano del tempo reale
Le aziende possono sfruttare il tempo reale in occasione di eventi che possono essere preparati dall’azienda come eventi di cui il brand è sponsor o come il lancio di un prodotto. Fastweb trasformò la stazione della metropolitana di Moscova a Milano in una fermata della stazione di Shibuya facendo passare il concetto che la nuova linea fibra fosse veloce come il teletrasporto tra Brera e il Giappone.
Si possono anche trattare notizie improvvise che colpiscono l’azienda o che riguardano un argomento che può essere sfruttato a proprio vantaggio.
L’esempio must è Oreo che con il suo tweet da record e con alle spalle un’agenzia sul posto che non aspettava altro che accadesse qualcosa di significativo: ha semplicemente adattato un contenuto che aveva già pensato di diffondere durante il Superbowl, una delle manifestazioni sportive più seguite del pianeta. Quando si verificò un blackout la compagnia di biscotti twittò tempestivamente “Power out! Non c’è nessun problema perché puoi intingere nel latte il tuo biscotto Oreo anche al buio”.
Un’altra attività di Real Time Marketing fondamentale (molto spesso sottovalutata) è il customer care sui social media per curare i bisogni dei consumatori, non solo per risolvere un problema grande ma anche per la risoluzione di piccole disavventure o curiosità: l’utente non è più abituato a chiamare i call center per ricevere assistenza dato che, in confronto all'utilizzo dei social media, la perdita di tempo è realmente troppo grande.
Ci sono altri esempi di buon utilizzo del Real Time Marketing, come House Of Cards che durante le sue prime visioni invitava i telespettatori a partecipare su Twitter (attraverso apposito hashtag) rispondendo quale secondo loro sarebbe stata la mossa successiva del Presidente Underwood e stimolando così la discussione tra gli utenti.
Anche Norwegian Air ha sfruttato il Real Time Marketing approfittando della separazione tra Brad Pitt e Angelina Jolie offrendo ai propri clienti offerte speciali per voli aerei dall’Europa a Los Angeles (Brad is Single, Los Angeles, From/one way).
Un’azienda dovrà quindi sfruttare il Real Time Marketing utilizzando tecnologie che in tempo reale permettano di intercettare elementi e/o argomenti su cui sia possibile influire in maniera ottimale e dovrà, inoltre, cercare di sviluppare un miglior flusso organizzativo snellendo la catena interna per fare in modo che, qualora si verifichi un problema, l’azienda riesca a dare risposte e ottenga l’approvazione finale degli utenti.
LEGGI ANCHE: Le nuove frontiere del Real Time Marketing
Preparati e crea valore
Il consiglio è di utilizzare il Real Time Marketing esclusivamente nel momento in cui si è in possesso di contenuti che creino valore per gli utenti e si disponga di un'adeguata organizzazione interna che possa gestire le svariate situazioni, se non si ha qualcosa di valore da dire è meglio non partecipare alla conversazione.
Una volta si sognava il futuro, oggi viviamo un presente eterno, una eternità simultanea nella quale vive l’impazienza ed è proprio in questo scenario che esiste un elevatissimo rischio di stagnare in fondo all’oceano delle conversazioni e di non arrivare per tempo a soddisfare i bisogni degli utenti che hanno sempre più fretta e a cui importa sempre meno chi è l'interlocutore.