TaskRabbit Inc., startup che ha contribuito a definire la Gig Economy dell'ultimo decennio, è stata acquisita dal colosso svedese dell'Home Goods IKEA. Non sono state divulgate informazioni sull’exit, ma sappiamo che TaskRabbit aveva raccolto più di 30 milioni di dollari da fondi come Shasta Ventures e Founders Fund.
Stacy Brown-Philpot, già Executive Google e CEO di TaskRabbit, ha dichiarato inizialmente che la società sarebbe stata redditizia entro la fine del 2016, obiettivo disatteso secondo il Financial Times.
IKEA e TaskRabbit: lavoro e prodotti on demand
Fondata nel 2008, TaskRabbit è tra i pionieri della Gig Economy, “l’economia dei lavoretti”, un modello economico nel quale non esistono più le prestazioni lavorative continuative ma si lavora on demand, cioè solo quando c’è richiesta per i propri servizi, prodotti o competenze. La startup conta circa 60 mila lavoratori e se inizialmente era disponibile solo tramite web application, successivamente è approdata anche nei principali app stores.
L'assemblaggio di divani IKEA e di altri oggetti di arredamento, l'aiuto per fare spesa, pulizie di casa e piccole riparazioni erano tutte richieste molto popolari sin dai primi giorni di attività della piattaforma.
Negli anni successivi, TaskRabbit non si è mai realmente concentrata su un particolare segmento di mercato preferendo rimanere in un mercato aperto a qualsiasi tipo di lavoro. Intanto aziende come Uber, Instacart, Postmates, Thumbtacke Handy Technologies sono entrate sul mercato con una strategia chiara e con un segmento target ben definito eclissando completamente TaskRabbit.
Quali saranno i vantaggi di questa acquisizione?
IKEA is pleased to announce we have signed an agreement to acquire @TaskRabbit, an on-demand services company. https://t.co/Zdbtgfl8OQ pic.twitter.com/x7YKqtSGrN
— IKEA USA News (@IKEAUSANews) 28 settembre 2017
I lavoratori di TaskRabbit - lavoratori in proprio chiamati Taskers - continueranno a lavorare per il momento solo negli USA e in Inghilterra, ma con la proprietà del gruppo IKEA TaskRabbit potrebbe realizzare maggiori opportunità aumentando il potenziale guadagno dei Taskers e collegando i consumatori ad una gamma ancora più vasta di servizi a prezzi accessibili.
Per IKEA l’obiettivo è migliorare il servizio e mettere i propri clienti al centro, specie per quanto riguarda l’offerta online, aggiungendo all’acquisto anche il montaggio. La competizione diretta è quella con Amazon, che in alcuni Paesi offre il montaggio a domicilio incluso nell'acquisto degli arredi.
Il traguardo prefissato sarebbe quello dei 50 miliardi di fatturato totale entro il 2020, di cui almeno il 10% derivante dalle vendite online.
Questo colpo di IKEA rientra in una strategia di più ampio raggio e si accompagna all’introduzione di diversi servizi innovativi per spingere le vendite come IKEA Place, l’app per iOS che grazie alla realtà aumentata permette di scegliere un mobile dal catalogo e posizionarlo all’interno della propria abitazione e avere così un’anteprima abbastanza fedele dell’aspetto che avrà la nostra casa con il nuovo acquisto a marchio IKEA.
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