Bulgari celebra quest'anno il serpente vera icona del brand e simbolo di saggezza, forza ed eternità, con due mostre intitolate SerpentiForm.
A partire dagli anni Quaranta Bulgari - oggi parte del Gruppo LVMH - reinterpreta il serpente con creazioni ricercate e le mostre evento a Singapore, presso l’ArtScience Museum (dal 16 agosto al 15 ottobre) e a Tokyo presso lo spazio Tokyo City view (dal 25 novembre al 25 dicembre) mirano a trasmettere in modo ancora più suggestivo la forza evocativa del serpente attraverso opere d’arte contemporanea, gioielli Bulgari provenienti dall’archivio storico della Maison, oggetti di design, abiti vintage e costumi teatrali.
Un allestimento creato grazie alle opere di artisti prestigiosi come come Keith Haring, Niki de Saint Phalle, Alexander Calder, Juan Mirò, Joana Vasconcelos, Motohiko Odani, Misaki Kawai, Robert Mapplethorpe, Helmut Newton, Wu Jian’an e molti altri, ma anche grazie ad una esperienza digitale interattiva integrata con il concept delle due mostre e pensata per rendere la visita ancora più coinvolgente.
Sito web, app e realtà aumentata in un'esperienza suggestiva
Per SerpentiForm la digital agency italiana AQuest ha realizzato un sito internet, una web app e una digital experience in loco: il visitatore è invitato ad immergersi completamente nella mostra, partecipandovi attivamente.
La visita della mostra è costruita su più fronti e canali, con il sito che fornisce informazioni inerenti alle mostre attraverso un design semplice, d’impatto e allo stesso tempo user-friendly: l’utente può esplorare l'esposizione, ma anche provare in prima persona l’esperienza interattiva Design Your Serpenti.
Centrale resta sempre il serpente, protagonista e guida ideale per la navigazione del sito, riproposto anche nella web app, un vero e proprio teaser della mostra, concepita per creare interesse ed anticipazione, ma anche per offrire agli utenti la possibilità di sperimentare un’esperienza esclusiva: la creazione di un serpente, scegliendo tra parole e concetti legati al mondo Bulgari.
All’interno della mostra, infine, in una stanza dedicata, gli utenti possono visualizzare il serpente precedentemente personalizzato e interagire con esso, grazie alle potenzialità della realtà aumentata e alle tecnologie ARKit Apple e Unity.
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L’app mappa l’ambiente circostante e posiziona il serpente in un punto specifico. Il serpente “animato” si sviluppa attorno all’utente e lo avvolge, cambiando impercettibilmente il proprio percorso. Il visitatore può quindi interagire con il serpente, spostandosi con esso nell’ambiente, facendolo muovere sui tre assi, per un’esperienza totalmente immersiva. Il tutto sfruttando la tecnologia multimediale projection mapping, che consente di ottenere una vera esperienza a 360°, completata da una musica creata ad hoc.
Un modo nuovo, meraviglioso, coinvolgente e innovativo per raccontare un brand che ha fatto storia, anche grazie all'uso sapiente delle nuove tecnologie.