Una collaborazione tra i più grandi produttori di auto europei, impensabile fino a un decennio fa e oggi divenuta invece necessaria per l'apertura di un nuovo mercato di massa.
Il team up tra BMW, Ford, Volkswagen (che nel suo gruppo include anche Audi e Porsche) e Daimler ha lo scopo di rendere più facile per i cittadini di tutta Europa gestire anche le lunghe tratte di viaggio a bordo di auto elettriche, offrendo una infrastruttura necessaria per rendere i veicoli elettrici una alternativa valida per tutti i consumatori.
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Nasce Ionity, la risposta europea ai Supercharger Tesla
Il brand Ionity, creato per avviare l'impresa collaborativa, è una sorta di risposta tedesca ai Supercharger di Tesla: opererà con circa 20 stazioni di ricarica già entro la fine dell'anno, puntando all'installazione di almeno 50 stazioni già entro il 2018. Ogni punto di ricarica avrà una potenza di 350 Kw, utilizzando un sistema di caricamento combinato, con standard CCS, supportato dai veicoli Volkswagen, GM, BMW, Daimler, Ford FCA, Tesla e Hyundai.
Gli standard di ricarica elettrica e la distribuzione delle stazioni
Si tratta in pratica di un sistema di caricamento rapido per veicoli elettrici che alimenta le batterie tramite un connettore elettrico speciale, in due versioni chiamate Combo Coupler e Combo2.
Lo standard è controllato dal consorzio CharIN, che ne sta sviluppando la potenza di ricarica fino, appunto, a 350 kW ed è lo standard che compete con quello CHAdeMO (abbreviazione di "CHArge de MOve", ossia muoversi usando la ricarica) di Tesla Supercharger, in grado di ricaricare automobili elettriche a breve raggio (fino a 120 Km) in meno di mezz'ora.
I tempi di ricarica restano, infatti, ancora oggi una delle maggiori barriere nella comunicazione con il pubblico rispetto ai veicoli elettrici. Fornire una rete più capillare di distributori elettrici significa per le aziende produttrici poter offrire rassicurazioni ai propri clienti.
La posizione delle stazioni di ricarica sarà stabilità insieme alle istituzioni dei vari Paesi e ad aziende private che entreranno nella gestione delle infrastrutture, secondo modalità che ancora non sono state chiarite.
Una joint venture nel settore auto che non conosce precedenti e che darà una forte accelerazione nell'adozione di veicoli elettrici da parte dei cittadini europei, puntando a soddisfare gran parte della futura domanda di energia e di ricarica per un segmento destinato a crescere, sia per la diversificazione dei modelli già in produzione, sia per una maggiore sensibilità all'ambiente da parte delle persone.
Anche «altre case automobilistiche sono invitate a contribuire attivamente all’espansione della rete High Power Charging (HPC)», fanno sapere da Ionity. L'obiettivo è quello di avere una fitta rete strategica di distributori di ricarica rapida che coprano distanze di circa 120 Km l'una dall'altra. La nuova società avrà sede a Monaco di Baviera e sarà guidata da Michael Hajesch, già esperto di mobilità elettrica per BMW.