Il Consiglio Superiore della Magistratura, ovvero l'organo di autogoverno della giustizia italiana, ha nominato all'unanimità il nuovo procuratore nazionale antimafia. Si chiama Federico Cafiero de Raho, ha 65 anni ed è napoletano.
#Milano
Si è fatto le ossa da magistrato a Milano, indagando anche sul terrorismo interno.
#Napoli
Poi, ha fatto il pm per oltre vent'anni nella sua città, dove ha condotto inchieste importanti sulla camorra, anche all'interno della Direzione Distrettuale Antimafia, divenendo nemico giurato del clan dei Casalesi.
#Casalesi
Sicuramente avrete sentito parlare di lui nel maxi-processo soprannominato "Spartacus", il processo dove - come in Sicilia contro Cosa Nostra - anche la camorra ha avuto il suo primo vero pentito: Carmine Schiavone.
#ndrangheta
Con la nomina di Giuseppe Pignatone a capo della Procura di Roma anche Cafiero de Raho viene promosso: nel 2013 lascia la sua città (e l'incarico di procuratore aggiunto) e assume il vertice della Procura di Reggio Calabria.
#Corruzione
A Reggio sotto la gestione del magistrato campano sono passate importanti catture di latitanti, sequestri per centinaia di milioni di euro e l'acquisizione di ben 13 collaboratori di giustizia, nonché, oltre quelle sulla 'ndrangheta anche delicate inchieste su corruzione, politica e massoneria.
Cosa fa il procuratore nazionale antimafia
La Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo è un organo istituito nel 1992 su ispirazione del giudice Giovanni Falcone.
Ha "funzioni d'impulso" sul coordinamento e la tempestività delle indagini, e interviene in caso di conflitti di competenza.
Tra i poteri, quello di designare i sostituti procuratori, acquisire ed elaborare notizie, informazioni e dati attinenti alla criminalità organizzata. Il PNA non ha invece il potere di indagine e di esercizio dell'azione penale tipico del pubblico ministero.