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  • hhsdjh, abbiamo chiesto al Social Media Team di IKEA Italia cosa c’è davvero dietro alle famose sei lettere

    Da grandi errori nascono grandi opportunità, per chi sa coglierle. Ecco cosa possiamo imparare dal caso di IKEA che ha fatto impazzire i social nelle ultime settimane

    25 Febbraio 2019

    Qualche settimana fa un curioso messaggio “hhsdjh” è apparso sulla fan page di IKEA. Un post che ha suscitato la curiosità e la fantasia degli utenti che si sono dilettati sin da subito a interpretare in maniera originale il significato nascosto dietro le ormai note sei lettere. In molti ci siamo chiesti quale fosse la verità celata dietro l’indecifrabile testo? A rivelarcelo oggi è proprio il Social Media Team @IKEAItalia. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Massimiliano Santini, Corporate Web & Social Media Leader e Matteo Bellini, Marketing Web & Social Media Leader, che ci hanno svelato i retroscena del caso. LEGGI ANCHE: hhsdjh, l’indecifrabile post di IKEA che è diventato virale

    Errore o campagna costruita ad arte?

    “Hhsdjh”, sei lettere che hanno dato vita al post IKEA più commentato e condiviso nella storia della Pagina. Svelateci il mistero: è stata opera del gatto che si è impossessato del telefono o di una strategia ben pianificata a tavolino? «#hhsdjh nasce da un errore, da un’azione umana involontaria, che ha dato vita a un’esperienza che merita attenzione. Fin da subito, abbiamo percepito che quella combinazione casuale di consonanti aveva la strana capacità di innescare reazioni creative, di attivare connessioni tra alcuni aspetti iconici del nostro brand e la creatività delle persone, generando una energia enorme, capace anche di raccontare qualcosa di rilevante della relazione che intratteniamo con chi ama IKEA». Quando vi siete accorti dello sbaglio commesso qual è stata la prima reazione? «Certamente esperienze come questa innescano emozioni contrastanti. I social media a volte rappresentano uno scenario pericoloso: spesso sembrano essere un ambiente ostile, in cui le persone si aggirano affamate di errori altrui da scovare e denunciare pubblicamente. Fortunatamente non sono solo questo, sono anche quel mondo fantastico in cui le persone hanno l’opportunità di generare grandi movimenti, animati dalla creatività e da una spinta vitale e positiva: questa esperienza sicuramente lo dimostra». ninja

    Dall’errore alle emozioni

    Raccontateci i retroscena, come avete deciso di cavalcare l’inaspettato successo ottenuto? «Il nostro approccio è stato il più neutro possibile all’inizio: abbiamo certamente mappato velocemente le possibili conseguenze negative, ma ci siamo concessi anche la possibilità di osservare, di ascoltare e di interpretare correttamente le reazioni che il post stava innescando. È da qui che siamo partiti, ma poi abbiamo fatto appello all’identità del nostro brand: il nostro fondatore ha lasciato un testamento molto preciso degli aspetti fondamentali che il brand IKEA ha e deve continuare ad avere. Tra i diversi aspetti, il riconoscimento e l’accettazione dell’errore è certamente uno dei temi cardine del nostro modo di essere: “Solo chi dorme non commette errori” questo diceva Kamprad e da qui siamo partiti per definire cosa sarebbe stato giusto fare». Le persone amano IKEA e si è visto con le risposte positive che il post ha suscitato, avete temuto anche solo per un attimo che potesse accadere il contrario? «Pensiamo che le qualità che il nostro brand incarna abbiano certamente avuto un ruolo cruciale nel definire il segno di questa esperienza, ma la differenza l’hanno fatta le persone. In questo senso, abbiamo deciso di dare fiducia e di credere che il risultato di questa combinazione sarebbe stato positivo, ma non sono mancati di certo momenti di apprensione. Crediamo che questo sia molto umano, di fatto dietro al nostro brand ci sono persone e come tali siamo soggetti a tutto lo spettro di possibili emozioni».

    Influencer marketing e limited edition

    “Un errore può generare un’opportunità imprevista raccontaci la tua storia con l’’#hhsdjh”, questo il messaggio inviato ad alcune influencer accompagnato da un simpatico kit, rivelateci qualcosa di più sulla faccenda. «Una delle riflessioni che ci ha accompagnato in questa esperienza è sicuramente relativa a quanto i social media annullino la distanza che in generale esiste tra brand, istituzioni e il resto delle persone che abitano e animano questi ambienti digitali: siamo tutti ugualmente esposti alle insidie che un errore accidentale può causare e questa dimensione umana e fragile dell’errore pubblico ha ispirato una prima esperienza di condivisione. Abbiamo quindi deciso di entrare in relazione con gli influencer e i digital storyteller che abitualmente vivono da vicino il nostro brand, chiedendogli una riflessione personale connessa al tema dell’errore e del suo riconoscimento». Ma la storia non finisce qui, vero? «Abbiamo da subito sentito che tutta l’energia espressa dalle migliaia di commenti ricevuti andava celebrata. Per questo, anche in segno di riconoscenza per l’affetto ricevuto, abbiamo deciso di dedicare uno dei nostri prodotti più iconici a questo errore e di regalarlo alle persone che l’hanno reso memorabile. LEGGI ANCHE: La risposta di IKEA alla borsa blu di Balenciaga Venerdì abbiamo lanciato una limited edition della famosa borsa blu: in due ore abbiamo registrato migliaia di richieste e ora ci prepariamo a spedire la nostra FRAKTA #hhsdjh direttamente a casa delle persone che hanno preso parte a questo casuale ma significativo movimento». (NdR. la borsa in edizione limitata è già andata esaurita online in poche ore).

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