Come spiega dettagliatamente Econsultancy, l’attuale crescita della vendita di smartphone continua a fornire ai brand la possibilità di studiare nuove opportunità di comunicazione basate sull’effettiva collocazione del proprio target.
La chance di offrire prodotti, offerte e servizi sulla base della posizione geografica dell’utente ha spinto brand e agenzie a sviluppare negli ultimi anni un’ampia gamma di strategie di comunicazione, una varietà strutturata principalmente su due grandi idee di marketing: il cosidetto “push marketing” che sfrutta invasivamente bluetooth o SMS alerts per segnalare al consumatore la presenza di un determinato negozio (o prodotto) in una determinata zona e, dall’altra parte, il più efficace “pull marketing”.
Rientrano nelle strategie di “pull marketing” quelle modalità di promozione che insistono principalmente sugli aspetti informativi della comunicazione commerciale, fornendo agli utenti indicazioni utili su location e servizi a partire dall’individuazione della sua posizione.
Vediamone di 10, di maggior successo:
Mobile apps
Le applicazioni sviluppate ad hoc rappresentano ovviamente il primo strumento di una comunicazione efficace su base geografica. Inoltre gli utenti dotati di smartphone costituiscono il target più interessato ai servizi offerti dal marketing location-based (il 63% dei possessori di iPhone li usa almeno una volta a settimana). Servizi offerti: info sul negozio più vicino, promozione offerte, possibilità di prenotare un prodotto in anticipo. Esempio: Argos app.
Mobile search
I motori di ricerca volano sugli smartphone. Soltanto nel 2010 la ricerca di informazioni sul web tramite dispositivo mobile è cresciuta del 247%, e nonostante il dato rappresenti soltanto il 3% dell’intera mole di ricerca svolta sul web nello stesso anno, il trend è sicuramente interessante e da tenere d’occhio. La differenza la fanno ancora le modalità di indicizzazione e le SEO strategies. Si tratta di un terreno in cui piccole imprese e grandi brand possono ancora giocarsela alla pari.
Mobile Adwords
Studiare le parole-chiave usate sui motori di ricerca da chi naviga, individuarne la posizione e inviargli tramite Google della pubblicità mirata su base territoriale. I Google AdWords di ultima generazione permettono inoltre la possibilità della call-options: piuttosto che collegare l’utente al sito (che potrebbe non essere ottimizzato per smartphone) gli si offre la telefonata diretta al negozio o all’azienda di interesse.
Foursquare
Il più celebre dei social network location-based. Viene usato principalmente tramite apps per smartphone. Gli utenti condividono le loro posizioni attraverso un sistema di check-in con ricompensa: più volte dichiari di trovarti in un determinato luogo, più crediti (“badges”) guadagni rispetto a quello stesso posto. Le possibilità di business sono ovviamente infinite: sempre più esercenti spingono gli utenti a segnalare su Foursquare il loro check-in nel proprio negozio, offrendo in cambio sconti e promozioni. Una grande campagna analoga è stata recentemente portata avanti (con enorme successo) da Starbucks negli Stati Uniti.
Facebook Deals
Presentato in Inghilterra lo scorso Gennaio, Facebook Deals rappresenta la risposta a Foursquare dell’azienda di Palo Alto. Se dovesse aver successo presso gli iscritti, sarebbero potenzialmente seicento milioni gli utenti a comunicare spontaneamente la loro posizione nel mondo.
Directory apps e mobile sites
Applicazioni come Yelp e Qype Radar contengono banche dati con dettagli e giudizi degli utenti su luoghi di ritrovo, negozi e ristoranti: una fonte di risorse assai utile per chi cerca notizie tramite cellulare, magari mentre è in viaggio. Per i gestori delle attività c’è la possibilità di assicurarsi una presenza in questi elenchi e spingere i clienti a pubblicare commenti (meglio se positivi ovviamente: nulla funziona di più delle recensioni positive di altri clienti).
Google Places
Dal momento che molti smartphone vengono venduti con Google Maps preinstallato, è naturale constatare come per molti rappresenti lo strumento principale per informarsi su strade e percorsi. Lungo le stesse strade, Google Maps segnala però anche le attività commerciali: si tratta di uno spazio di visibilità attualmente irrinunciabile per i brand che aspirano ad un’efficace e soddisfacente presenza negli spazi virtuali.
Wi-fi ads
Milioni di utenti si collegano alla rete tramite gli hotspots di tutto il mondo: negli aeroporti, nei fast-food, nelle piazze. Sulla base della rete wi-fi utilizzata è oggi possibile inviare inserzioni collegate direttamente alla natura commerciale dell’hotspot. Diciamo che vi collegate da un McDonald: come per magia, ecco il banner di un dietologo.
Voucher apps
Gigantesche vetrine piene di sconti, a completa disposizione degli utenti e strutturate localmente. Lanciate su Android e Iphone nel Gennaio del 2010, le rispettive applicazioni sono state scaricate da oltre un milione di utenti. I software sfruttano il sistema GPS per individuare la posizione di chi naviga e offrirgli la promozione dietro l’angolo. Tra i brand è già partita la gara a chi ne trova di più. Di app e di clienti.
Contenuti locali
La declinazione su base locali dei contenuti riguarda anche blog e siti web. Così come già avviene sui social network, offrire contenuti su base geografica accresce automaticamente la rilevanza delle informazioni. Inoltre si permette al pubblico di isolare più facilmente le notizie di interesse semplificando, al contempo, l’indicizzazione dei post sui motori di ricerca. Le pagine di Majestic Wine, ad esempio, offrono segnalazioni sul mondo del vino e sugli eventi ad esso collegati secondo una precisa ed efficace divisione per aree. Un buon esempio di sito web location-based a cui rifarsi.