La storia di cui vi parlerò ora è una vera e propria storia d'amore. Per il cinema!
Qualche giorno fa ho letto di Cineama, la prima piattaforma italiana che unisce in crowdsourcing i professionisti, i creativi e gli appassionati del mondo del cinema. A quel punto, non ho resistito a contattare Tania Innamorati e Federico Bo, fondatori e responsabili del progetto, per capire in cosa consiste e cosa c'è dietro questo nuovo mondo a cui hanno dato vita.
Butto lì una provocazione (ovviamente in senso buono!). Avete unito le due cose in cui, in Italia, si investe meno (cinema & startup). Ne siete consapevoli?
(Tania) Non ci siamo neanche posti il problema. L’idea di dar vita a Cineama nasceva da un’esigenza più creativa che imprenditoriale. Abbiamo sempre pensato a Cineama e a ciò che rappresenta come una missione più che come a un business vero e proprio. Questo non vuol dire che non ci siamo concentrati e abbiamo approfondito l’aspetto più imprenditoriale, tanto che grazie al know-how del nostro giovanissimo CEO Antonio Badalamenti, abbiamo sviluppato tutta una serie di nuove e interessanti possibilità di business che metteremo a frutto nel prossimo periodo che speriamo il mercato accolga positivamente.
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Mancanza di risorse, continui tagli al FUS, il duopolio Rai-Mediaset. Il contesto cinematografico italiano è un calderone di problemi! L'esperienza social che impatto ha su questo scenario?
(Tania) Per rispondere meglio alla tua domanda devo riassumete brevemente cos’è Cineama: una piattaforma online, una community ma soprattutto un laboratorio per creare, produrre e distribuire film indipendenti grazie alle pratiche partecipative della rete – crowdsourcing e crowdfunding in primis. Ma ci siamo resi conto che parlare solo di crowdfunding così come avevamo ipotizzato all’inizio, era troppo riduttivo. Abbiamo pensato che, per giustificare un intervento economico, i Cineamatori avrebbero dovuto essere coinvolti già dalla fase di creazione del film, per questo il processo sarà aperto a tutti e collaborativo. Questo permetterà agli autori di confrontarsi direttamente con i futuri spettatori ed avere quindi una valutazione ex ante del proprio film, e agli spettatori di partecipare realmente alla creazione. Ci auguriamo che questa collaborazione tra autori e spettatori porterà ai futuri progetti di cineama.it un effettivo contributo creativo e un sostegno in termini economici e di buzz.
Quindi, il vostro progetto trasforma il film in un esperienza collettiva a 360°: dalla realizzazione alla distribuzione. Per gli addetti ai lavori, qual è il valore aggiunto del crowdsourcing?
(Federico) Il cinema e in generale le attività nel settore audiovisivo sono sempre state un processo collaborativo che si avvale di reti di contatti e di amicizie, spesso frammentate e non comunicanti. Con la piattaforma cineama.it offriamo uno strumento tecnologico ma soprattutto una risorsa "sociale" per far sì che quest’insieme di reti si uniscano e gli utenti, i “nodi” della rete, comunichino di più e meglio. La “reputazione” che ogni cineamatore conquisterà con le sue professionalità, le sue esperienze, la sua capacità di collaborare e di condividere lo aiuterà ad aumentare le sue chance di successo nel mondo del cinema (e dintorni…). La forza della community servirà per avere maggior forza contrattuale e per stringere accordi, per esempio, con sponsor tecnici e film commission, in modo da abbassare il costo finale dei film che vorremmo permettere di realizzare.
E' interessante notare che Cineama collabori con la Sacher di Nanni Moretti, con il produttore Fabrizio Mosca e Savina Neirotti. Insomma, la scena indie fa squadra per essere vincente. Qual è il rapporto con queste figure e quale il contributo reale ai progetti dei cineamatori?
(Federico) Fabrizio Mosca ha avuto l’intuizione iniziale di rivolgere il proprio sguardo al web per cercare di trovare strade nuove per realizzare e distribuire film di qualità, viste le difficoltà del modello tradizionale. Savina Neirotti - già creatrice del TorinoFilmLab, laboratorio di sceneggiature a livello internazionale - ha aderito con entusiasmo e con idee assai valide al team multidisciplinare che si stava creando. La Sacher Distribuzione, già attenta ai nuovi strumenti e alle nuove filosofie della Rete (basti pensare alla distribuzione in crowdfunding di Habemus Papam in Francia), ha voluto iniziare a sperimentare con noi il meccanismo della “distribuzione social” e delle proiezioni su richiesta per il film del regista iraniano Asghar Farhadi, Una separazione, vincitore dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino.
Parliamo dell'aspetto startup. Quali sono stati gli steps che hanno portato allo sviluppo di Cineama e quali le difficoltà maggiori che avete incontrato?
(Federico) Con Antonio Badalamenti avevamo già provato ad avviare una startup (Spot Us Italia, inchieste in crowdfunding); memori degli errori commessi e degli insegnamenti avuti, abbiamo sviluppato insieme agli altri soci un progetto basato su uno studio attento del mercato e dei competitor, a livello nazionale e internazionale, su analisi rigorose, scenari realistici e percorsi di sviluppo flessibili. Molta importanza è stata data all’aspetto legale.
Tra l'altro, ho letto della vostra partecipazione a Working Capital. Che esperienza è stata?
(Federico) Grazie a Working Capital - il progetto Telecom per il sostegno alle start up innovative - che ha creduto in noi , siamo riusciti a creare la società e mettere in piedi le strutture minime necessarie per partire - soprattutto la piattaforma web. Da lì è iniziato e tuttora continua il lungo, difficile e tortuoso percorso per ottenere i finanziamenti necessari, dal pubblico e dal privato. Come tradizione, proporre progetti articolati e innovativi è, in Italia, una sfida al limite della follia (al limite interno della follia..). Noi però continuiamo con la nostra strategia che prevede la creazione di un ecosistema di partner, sostenitori, sponsor, patrocinatori che possano anche in questo caso giovarsi dell’effetto rete, moltiplicatore di valore per ogni suo nodo.
Come sarà Cineama nel prossimo futuro?
(Tania) Gli sviluppi in programma sono tantissimi, a breve, medio e lungo termine. Ad oggi il nostro obiettivo è quello di accrescere la community e che Cineama diventi un “luogo” importante per il cinema indipendente italiano. Vorremmo lavorare anche sul fronte distribuzione 2.0 per migliorare e diffondere il progetto iniziato con Sacher per il film Una Separazione. Per il futuro immaginiamo tra le altre cose: l’internazionalizzazione, ad esempio applicazioni per smartphone, tablet e media box, ma soprattutto la realizzazione di tanti e tanti bellissimi film collaborativi e indipendenti.
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