Da un po' di tempo a questa parte si è assistito a una vera e propria "invasione" di rappresentazioni grafiche di dati e informazioni, più comunemente e fascinosamente chiamate infografiche.
La rete ne è stata letteralmente inondata, grazie soprattutto a blog e social media che più di altri si sono prestati alla loro diffusione; anche Ninja Marketing, del resto, ne ha spesso fornito diversi esempi.
L'arma vincente che ha permesso il grande successo delle infografiche è sicuramente la possibilità di evidenziare ciò che testualmente non sempre è facile da spiegare.
Ma quali sono gli elementi che rendono una progettazione un'infografica di successo?
In un post comparso un paio di settimane fa su Smashing Magazine dal titolo Cosa fare e cosa non fare nella progettazione di infografiche, Amy Balliet ha voluto tracciare delle linee guida per una corretta progettazione delle infografiche, chiamate anche data viz, da data visualization (visualizzazione di dati).
In primo luogo, questa visualizzazione di dati non deve essere lasciata alla libera interpretazione, ma deve al contrario fornire una conclusione universale per tutti gli utenti. Inoltre, quando si ha l'opportunità di evidenziare le informazioni visivamente, bisogna farlo. Del resto, se il cliente avesse voluto un grafico Excel non si sarebbe rivolto a un esperto in infografiche!
Per quanto riguarda la scelta dei caratteri, è necessario ricordarsi che un buon font aiuta ma non può essere la soluzione del problema. E' però indispensabile per il titolo, il cui compito è quello di attirare l'attenzione anche quando, molto spesso, i dati di un'infografica sono noiosi.
Fin qui, sembrerebbe tutto chiaro. O no? A conferma che l'argomento è più che mai attuale e fonte di dibattito, una settimana dopo, sempre su Smashing Magazine, Nathan Yau ha scritto un post di risposta a quello della collega.
Il succo è che il design non si debba basare solo sul rendere belle le cose ma sul farle funzionare e, nel caso delle infografiche, ciò significa comunicare esaustivamente e in maniera efficace i dati, lasciando che siano loro a parlare, coadiuvandosi con il design affinché questa storia sia narrata nel modo più chiaro possibile.
Durante la progettazione infografica, dunque, bisogna innanzitutto analizzare e comprendere i dati e non sacrificare la precisione e le chiarezza solo per creare qualcosa che abbia un look unico.
Detto ciò, basterà guardare una delle infografiche di Nathan Yau per rendersi conto che l'approccio è totalmente differente:
Morale della favola? Non esistono regole generali per costruire un'infografica di successo. Ogni designer avrà il suo approccio e, per quanto due infografiche possano essere totalmente diverse tra loro, potrebbero comunque riscuotere un enorme successo.
Gli elementi fondamentali e imprescindibili sono il giusto equilibrio tra informazione e grafica e una buona armonia tra immediatezza e leggibilità.
E non dimentichiamoci che anche le infografiche possono avere un risvolto ludico. Grazie a tantissime applicazioni web possiamo infatti dilettarci a costruire la nostra infografica personalizzata, semplicemente inserendo i nostri dati. Questo, ad esempio, è il risultato ottenuto rispondendo a poche domande su ionz e seguendo il tutorial su youtube:
Non sarà l'infografica più allettante e accurata che abbiate mai visto e i dati presi in considerazione non sono sicuramente i più interessanti, ma è un modo semplice e divertente di raccontare se stessi, e per fare ciò il web ci offre un'enorme quantità di applicazioni. Perché non divertirsi a provarle tutte?