Napoli. Sabato 14 aprile.
In città il clima è londinese e per un po' anche l'America's Cup si ferma. Incuranti della pioggia, un manipolo di ninja sbarca al TEDxNapoli, l'evento che porta per la prima volta in Campania il collaudato format del TED californiano. Le più brillanti personalità del "pensare" e del "fare" si confrontano in micro-conferenze sul tema Creatività e Crisi, con un unico scopo: diffondere idee che vale la pena diffondere.
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Per una sera, Palazzo Marigliano è stato il perfetto luogo d'incontro per imprenditori, docenti, esperti di marketing e ambientalisti, menti creative che hanno saputo affrontare la crisi con la sola forza dell'inventiva. "Abbiamo scelto dodici speakers nazionali e internazionali", commenta Danilo De Rosa, tra gli organizzatori dell'evento, "da un lato, persone in grado di dare nuove idee per la città di Napoli; dall'altro, napoletani che hanno portato l'innovazione nel mondo".
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Badge al collo, ci apprestiamo alla prima sessione di interventi. Tra i primi a parlare c'è David Parrish, guru del marketing, consulente aziendale per "imprenditori creativi", nonché autore di T-Shirts and Suits, A Guide to the Business of Creativity. Il suo intervento è una mini lezione sulla creatività: Parrish afferma che la creatività viene intesa esclusivamente come capacità artistica. Ma per avere successo nel mercato, gli imprenditori moderni devono riconsiderare la creatività in modo ingenuo, reinventare il proprio approccio al mondo a partire dalle lezioni apprese nel passato, ma con semplicità e disincanto: i-creativity vs a-creativity. Un esempio vincente di questa logica viene dal settore discografico brasiliano che ha deciso di lasciar perdere la lotta alla pirateria per accettarla e addirittura lavorarci assieme.
Impostazione marcatamente green per gli interventi immediatamente successivi (tra l'altro, l'evento stesso sposa l'ecosostenibile con l'arredamento in cartone Formaperta): Emiliana Mellone è la giovane fondatrice di CleaNap, mentre Paolo Santalucia ha presentato al pubblico EcoOonda.
CleaNap ed EcoOonda sono due progetti napoletani, nati e cresciuti online per cambiare realmente Napoli. Il primo raccoglie un esercito di volontari per ripulire le piazze cittadine dall'incuria; il secondo, è un percorso a nuoto di 44 km nelle acque non balneabili di Napoli per tentare di restituire alla città il suo patrimonio marittimo. Il carattere interessante di entrambi i progetti è stata la capacità di partire dalla rete per diventare strumenti di aggregazione e mobilitazione offline.
Segue al microfono Claudio Scotto, imprenditore del commercio equo e solidale. Napoletano di nascita, Scotto è approdato in Sierra Leone per lanciare un'impresa di succhi di frutta tropicale. Soprattutto, oltre al successo imprenditoriale, il suo intervento ha confermato che l'apertura mentale e la determinazione sono strumenti necessari perché le buone idee possano vedersi realizzate.
Luca Vannetiello, invece, ha presentato l'Arcipelago SCEC, un sistema economico alternativo fondato sui principi di circolarità dei benefici e di responsabilità dell'individuo. L'Arcipelago nasce con lo scopo di innescare un circuito economico locale e virtuoso, dove lo SCEC, la moneta della community che funziona come un buono locale, è il vero e proprio strumento del cambiamento.
Infine, Roberto Esposito, artista, blogger, ma soprattutto imprenditore di se stesso. Secondo il Guinness World Records, il suo è il post più commentato al mondo su Facebook. Secondo noi, è una delle iniziative di self marketing più interessanti, tant'è che successivamente Greenpeace lo ha coinvolto per una campagna contro lo spreco energetico.
Il TEDxNapoli 2012 è stato tutto questo e molto di più, perché molte altre sono state le voce che hanno trovato espressione durante l'evento (Giovanni Trono, Elio Caccavale, Vincenzo Moretti, Stefano Consiglio, Mischer'Traxler, Sebastian Gutierrez). Esperienze differenti, background opposti, ma uno spirito comune capace di dare ancor più valore ai problemi che alle soluzioni. In fondo, la differenza tra crisi e creatività è solo in base alla prospettiva scelta.