Google+ prima odiato e ora amato. Dopo essere stato ampiamente criticato, denominato “ghost town” e dichiarato un fallimento, negli ultimi mesi ha iniziato ad essere rivalutato. Questa inversione di rotta è sicuramente influenzata dagli early adopter che ne hanno capito subito le potenzialità e che dopo un periodo di analisi e sperimentazioni hanno iniziato ad usarlo assiduamente, assumendo così il vero ruolo di influencer: incuriosendo i propri follower a provare Google+.
Alcuni hanno quasi del tutto incentrato la loro presenza sui social network prevalentemente su Google+, come ha affermato Guy Kawasaki in un intervista su Social Media Examiner.
Proprio Guy Kawasaki ha anche scritto What the Plus! Google+ for the Rest of Us un manuale molto utile per coloro che vogliono affacciarsi a Google+... e noi lo abbiamo letto per voi ;-)
Il primo capitolo è dedicato ai plus di Google+ e a ciò che lo differenzia dagli altri social network.
Viene sottolineata quindi l’importanza di scegliere i giusti strumenti per il proprio lavoro.
“Non tutti dovrebbero usare Twitter o Facebook o Google+, perché ognuno ha delle esigenze diverse. Inoltre questi servizi non si escludono a vicenda, quindi ognuno di essi può essere utilizzato in modi diversi per raggiungere scopi diversi”.
Twitter è un social network utile per conoscere le notizie in tempo reale da diverse prospettive, Facebook per conoscere ciò che accade nella vita delle persone che conosciamo mentre Google+ permette di condividere le proprie passioni, la maggior parte delle volte con persone che non conosciamo direttamente.
Nei capitoli 2 e 3 viene spiegato come iniziare ad usare Google+ iniziando con la terminologia, in modo da far capire subito le differenze e le analogie con Twitter e Facebook.
Dopo aver preso confidenza con la terminologia si può subito iniziare a cercare le persone da accerchiare, cercandole tra i propri contatti mail – gmail, yahoo e hotmail – tra i profili consigliati suddivisi per categorie – moda, musica, …. – o effettuando una ricerca con delle keyword corrispondenti ai nostri interessi. Viene poi spiegato anche come organizzare e gestire le cerchie. Vengono anche esaminati l’utilizzo degli hashtag e la sezione “temi caldi”.
I capitoli 4 e 4+ forniscono consigli su come creare un “profilo incantevole”: dall’impostazione delle foto dell’avatar e dello scrapbook alle informazioni da inserire nel proprio profilo personale.
I capitoli da 5 a 9 sono molto pratici: spiegano come commentare, usare le menzioni, condividere i post e analizzarne la condivisione attraverso i ripples, pubblicare le foto e come si effettuano gli hangout.
Tutti questi consigli pratici sulle funzioni primarie e centrali di Google+ vengono esaminati sempre in modo da dare un valore alle nostra presenza, un valore utile alla community con la quale interagiamo su G+.
Dopo aver analizzato gli aspetti fondamentali e primari di Google+ i capitoli finali (10-14) danno consigli per i più esperti:
- come attrarre un maggior numero di “accerchiatori”;
- come sopravvivere e avere il proprio piccolo e personale successo pur non avendo un seguito e un nome come quelli di Guy Kawasaki;
- come comportarsi con le persone indisponenti;
- come – per le donne – sopravvivere in un social network dove la maggior parte degli utenti sono uomini;
- come evitare di fare cose stupide (come chiedere alle persone perché ti hanno accerchiato o autoproclamarsi guru di un settore);
- come ottenere aiuto sull’utilizzo di Google+ consultando le pagine G+, i gruppi e i blog dedicati a Google+.
Essendo Google+ in costante aggiornamento - vedi l'ultimo restyling grafico - anche il libro è in continua evoluzione, per questo è stata scelta in maniera smart la versione ebook. Cliccando qui trovate i link dove acquistare l’ebook a prezzi davvero speciali... qualunque sia la tecnologia su cui lo leggerete!
Se siete neofiti o non avete ancora provato Google+ siamo certi che What the Plus! Google+ for the Rest of Us vi sarà molto utile per capire "come funziona" e anche i più esperti potranno trarne diversi spunti di riflessione. Ah, e tenete d'occhio anche il blog di Guy ;-)