Come già detto in precedenza, il business plan è uno degli strumenti essenziali per la definizione del proprio business. Ma cos’è? Molti sostengono che si tratti di un documento da presentare ai potenziali investitori allo scopo di reperire fondi, ma non si limita solo a questo.
Un business plan serve in prima persona all'imprenditore o manager per valutare opportunamente la fattibilità del business e successivamente per sottoporlo ai potenziali investitori. Bisogna costruire delle robuste fondamenta prima di edificare un palazzo!
Un utile modello da poter applicare per costruire un business plan efficace è quello proposto dal Prof. Jeffry A. Timmons , qui riportato come un indice da seguire:
a) Executive summary
E’ la prima parte del business plan che viene letta ma l’ultima che va scritta, rappresenta una delle sezioni critiche del documento in quanto si tratta di riassumere in una pagina tutti gli argomenti trattati nel documento in modo esaustivo ed accattivante. Deve colpire e interessare alla prima lettura!
b) Analisi del mercato
Prevede una descrizione del proprio mercato di riferimento ( in termini di dimensione, crescita, principali players, trends e i segmenti individuabili al suo interno ) e dei clienti a cui si rivolge il proprio concept ( definendone la numerosità, le caratteristiche socio-demografiche e psicografiche).
c) La concorrenza
Si tratta di analizzare dettagliatamente chi sono i concorrenti distinguendo tra diretti e indiretti. In questa fase del business plan è utile costruire una matrice per confrontare le caratteristiche della propria idea con l’offerta della concorrenza mettendo in risalto i propri punti di forza.
d) L’azienda
Questa parte prevede di descrivere l’azienda focalizzandosi su mission, vision e la strategiadi entrata e di crescita/sviluppo nel mercato, specificando l’area geografica, i canali e i vantaggi ti tali scelte.
e) Piano di marketing
In questa sezione vanno inserite:
- la strategia per raggiungere e coinvolgere i clienti target
- la descrizione del prodotto focalizzandosi sulle caratteristiche che ne favoriranno l’acquisto.
- le strategie di pricing stabilendo il prezzo di vendita, l’importante è motivare e giustificare la scelta fatta!
- la descrizione del processo distributivo
- le strategie di comunicazione, promozione e pubblicità
- le previsioni di vendita da 3 a 5 anni
f) Piano operativo
Il fulcro di questa sezione è individuare e descrivere le attività che costituiscono il ciclo di produzione, specificando quali siano gli input del processo produttivo, quanto tempo necessita per terminare un ciclo e quando i clienti comprano e pagano il prodotto. Inoltre è utile descrivere le strutture, gli impianti e i macchinari che saranno impiegati.
g) Piano di sviluppo
Con il piano di sviluppo bisogna mettere in risalto ed evidenziare le principali tappe del processo di sviluppo del concept, cioè in che modo e in quanto tempo si prevede di trasformare l’idea in qualcosa di concreto, capace di generare ricavi. Risulta essenziale inserire una timeline grafica che consenta una rapida lettura e comprensione.
h) Il team
Si tratta di presentare il team che gestirà il business, vanno quindi specificati dettagliatamente i ruoli assunti dai singoli e le rispettive responsabilità. Per aumentare la credibilità del team è opportuno inserire una breve biografia di ciascuno dei membri evidenziando in che modo riescano a conferire un valore aggiunto al business.
i) Rischiosità critiche
Per aumentare l’efficacia del business plan vanno individuati e studiati quali possono essere i maggiori rischi per il successo della business idea. Una volta compresi, bisogna proporre delle soluzioni concrete per la loro risoluzione qualora si manifestino.
Le principali rischiosità potrebbero essere ricondotte a:
- una diversa risposta del mercato da quella prevista
- problemi nel processo di distribuzione
- aumento dei costi e dei tempi necessari per la realizzazione del business
- problematiche di tipo legale e burocratico
l) L’offerta
Questa è la parte dove bisogna quantificare economicamente il valore del business e indicare la quantità di fondi necessari per la sua realizzazione. E’ opportuno dividere i fondi necessari in quantità già disponibile e quantità da richiedere ai finanziatori, specificandone il futuro impiego.
m) Piano finanziario
Si può costruire rispetto un orizzonte temporale che va dai 3 ai 5 anni e comprende:
- una previsione dei ricavi dettagliata anno per anno
- un prospetto del cash flow sia sintetico che dettagliato anno per anno
- una previsione di bilancio d’esercizio